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Disabilità, autismo e inclusione: la proposta dell’Energy Center Villaggio Amico

Eleonora Pisoni e Alessandra Ottaviano, educatrici acquatiche della Piscina Energy Center Villaggio Amico – centro polifunzionale che si trova a Gerenzano – spiegano come la struttura abbia studiato un metodo di inclusione differente e in controtendenza rispetto al panorama generale

Generica 2020

Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Autismo, in Italia 1 bambino su 77 presenta disturbi autistici ed è un dato destinato purtroppo a crescere. Negli ultimi anni se ne parla molto di più rispetto al passato, spopolano metodologie, tecniche e proposte tra le più differenti, molte delle quali a vario titolo definite “terapia”. Ciò che viene spesso ignorata è però la difficoltà di relazione e comunicazione con i soggetti affetti da autismo, soprattutto bambini, che rende difficile una reale inclusione.

Eleonora Pisoni e Alessandra Ottaviano, educatrici acquatiche della Piscina Energy Center Villaggio Amico – centro polifunzionale che si trova a Gerenzano – spiegano come la struttura abbia studiato un metodo di inclusione differente e in controtendenza rispetto al panorama generale.

Acqua in Movimento accoglie, presso la Piscina Energy Center Villaggio Amico, neonati prematuri, bambini e ragazzi autistici e con disabilità psicomotoria. Propone un approccio che sfrutta le caratteristiche che l’ambiente acquatico offre per raggiungere gli obiettivi del progetto terapeutico e racchiude i principi fondamentali della psicomotricità integrati con l’educazione corporea, motoria e con l’acquaticità.

Il percorso si svolge in acqua riscaldata a 33° e consiste in un’attività concreta e motoria svolta in totale sicurezza, partendo dal gioco spontaneo e modellandosi sull’espressività del bambino attraverso un percorso ludico e motorio che ha lo scopo di rendere l’ambiente acquatico un contesto privilegiato e vantaggioso per il bambino in acqua.

L’approccio consiste in una reale attenzione alla persona, in un’ottica di benessere che parte da un’accoglienza basata sull’ascolto e sulla ricerca di soluzioni che rispondono alle esigenze di ciascuno. Il team di lavoro è composto da persone con formazioni tecniche e umanistiche e viene data molta importanza alla condivisione di informazioni per garantire coerenza nel metodo; per questo periodicamente vengono svolti incontri di condivisione e formazione come “In relazione per mezzo dell’acqua”: l’acqua diventa uno strumento che unisce fisicamente le persone che vi sono immerse, ma può permettere a ciascuno di isolarsi; è per tutti un ambiente con regole nuove o diverse dall’ambiente terrestre, favorisce la sperimentazione e stimola l’attenzione. Nella Piscina Energy Center si propone una didattica inclusiva nel rispetto delle tappe evolutive del bambino e della persona, non solo a livello motorio, ma anche e soprattutto dal punto di vista personale e relazionale, proprio perché riconosce che l’autostima e la motivazione sono la base per l’apprendimento, anche in situazioni di disabilità o di differenti abilità.

Accogliere un bambino autistico in gruppo accresce l’attenzione verso il singolo e per questo Acqua in Movimento propone attività strutturate nella forma, ma molto variabili nei contenuti: la struttura del singolo incontro prevede, per esempio, una circolarità con momenti di inizio e fine ben definiti e attività organizzate su proposte collettive, ma nel rispetto dei tempi e delle competenze del singolo.

«L’autismo e le altre forme di disabilità psicomotoria possono avere un forte impatto sulla vita del singolo e della famiglia. – ha spiegato Marina Indino, direttore generale Villaggio Amico – Crediamo fermamente nel valore delle relazioni per ottenere il benessere della persona e che viene dato da un ambiente accogliente e da professionisti che sanno rendere l’attività il più individualizzata possibile, sempre in un ottica inclusiva. L’innovativa proposta dell’Energy Center Villaggio Amico, si pone, infatti, l’obiettivo di includere e accogliere con attenzione e ascolto costante, persone con disabilità o neurodiversità, attraverso un percorso studiato per accompagnare il bambino/ragazzo nel suo sviluppo e sostenere la famiglia».

Per maggiori informazioni si può visitare la pagina dedicata al progetto sul sito https://energycenter.online/recupero-funzionale-e-psicomotricita-in-acqua/

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Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 05 Luglio 2021
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