152 lavoratori licenziati via mail: proteste e mobilitazione permanente alla Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto
I lavoratori, le Rsu e i sindacati si sono ritrovati davanti ai cancelli nella giornata di sabato 3 luglio, poche ore dopo la lettura del messaggio. Fiom e Uilm parlano di macelleria sociale e di iniziativa irricevibile e inaccettabile
Una mail per annunciare la chiusura della fabbrica e licenziare i dipendenti, usciti da poche ore dalla fabbrica dopo la fine del turno. Una doccia fredda per i 152 lavoratori della Gianetti Ruote (Gianetti Fad Wheel), storica azienda di Ceriano Laghetto di proprietà del fondo Quantum Capital Partner.
È arrivata dagli USA la lettera, anzi la mail, che stabilisce i licenziamenti, spiegati con la crisi che attanaglia da qualche tempo lo stabilimento, aggravata dalla pandemia.
I lavoratori, le Rsu e i sindacati si sono ritrovati davanti ai cancelli nella giornata di sabato 3 luglio, poche ore dopo la lettura del messaggio. Fiom e Uilm parlano di macelleria sociale e di iniziativa irricevibile e inaccettabile: è stata proclamata una mobilitazione permanente.
La Gianetti produce cerchi per camion e rifornisce anche l’Harley Davidson. Nonostante la situazione non sia serenissima da un po’ di tempo, la notizia della chiusura dello stabilimento è arrivata come un fulmine a ciel sereno.
Colti di sorpresa e amareggiati anche gli amministratori locali del territorio. «Una procedura non accettabile, recapitare una lettera di licenziamento a 152 persone, uomini e donne in questo modo, senza preavviso e senza rispetto delle normative sindacali non può essere accettata. Mi sono precipitato all’ingresso dell’azienda per ascoltare i lavoratori ed i loro rappresentanti sindacali, e nei prossimi giorni sarò a loro disposizione per sostenere in tutte le sedi le loro istanze per salvare i posti di lavoro del nostro territorio», ha scritto su Facebook il sindaco di Ceriano Laghetto Roberto Crippa.
«Ritengo inaccettabile il comportamento dei vertici aziendali di Gianetti, che arrivano a decretare un licenziamento collettivo in piena estate, da un giorno all’altro, senza alcun genere di preavviso, senza motivazioni e senza avvisare le amministrazioni comunali del territorio in cui si rischiano di avere le devastanti ricadute di questa situazione, dopo un periodo di un anno e mezzo in cui il sostentamento personale e famigliare è già stato messo a dura prova dall’emergenza sanitaria – commenta il sindaco di Solaro Nilde Moretti -. Nel pomeriggio di ieri sono stata contattata direttamente da diversi lavoratori residenti a Solaro, si tratta di persone che fanno affidamento sul loro lavoro alla fabbrica per andare avanti, uomini e donne con mutuo, famiglie con figli e soprattutto con tantissima dignità che è stata calpestata in modo barbaro. Voglio esprimere la mia solidarietà, a nome di tutta l’Amministrazione Comunale, nei confronti di tutti i dipendenti coinvolti. Confermo sin d’ora che la nostra amministrazione comunale sarà impegnata al fianco dell’amministrazione Comunale di Ceriano Laghetto e di Regione Lombardia in questa battaglia per garantire i diritti dei lavoratori e difendere l’occupazione sul nostro territorio. Sono assolutamente da chiarire al più presto le motivazioni di questa scelta ed aprire immediatamente un tavolo di confronto nel quale verificare i margini di trattativa e soprattutto valutare con serietà il futuro di questi lavoratori».
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