La Società della cura del Saronnese: “Vigileremo sul rispetto delle parole della regione sul nostro ospedale”
Nota de La società della cura del Saronnese in merito all'incontro svoltosi tra i sindaci di Saronno e Rovello Porro e Giovanni Pavesi, direttore generale Welfare di Regione Lombardia
Nota de La Società della cura del Saronnese in merito all’incontro svoltosi tra i sindaci di Saronno e Rovello Porro e Giovanni Pavesi, direttore generale Welfare di Regione Lombardia.
“Vigileremo affinché le parole del direttore generale della sanità lombarda vengano rispettate, visto che danno ragione ad una delle richieste dei cittadini”. Ecco la prima reazione de La Società della cura del Saronnese alle importanti novità emerse dall’incontro dei sindaci di venerdì scorso. “Ci sono voluti 4 mesi, un tempo imbarazzante, dalla richiesta dei primi cittadini all’assessore Moratti (che ancora non ci mette la faccia, mandando avanti il dg), ma alla fine la mobilitazione ha pagato”.
Con queste parole La Società della cura del Saronnese e il Comitato per il Diritto alla Salute del Varesotto celebrano una prima vittoria della loro battaglia per una sanità pubblica, gratuita, di qualità e territoriale: “Le 200 persone che il 20 febbraio hanno presidiato l’ospedale insieme ai lavoratori, i volantinaggi nella struttura e i presidi che ogni mese hanno scandito le richieste dei cittadini non sono state inutili, anzi: hanno portato i loro risultati, insieme alle altre iniziative per l’ospedale cittadino”.
Ma, proseguono i cittadini, “ora si tratta di fare in modo che l’ospedale di primo livello sia oggetto di un vero e proprio piano di rilancio che ponga fine ai parzialissimi rattoppi messi da una disastrosa ASST in questi mesi, un dato confermato dallo stesso direttore generale del Welfare per il reparto di Rianimazione, ma che si può estendere ad altre situazioni, prima di tutte il Pronto Soccorso, anch’esso pesantemente sotto organico”.
L’iniziativa della Società della Cura, ovviamente, non finisce qui: “La definizione di questo piano può prendere spunto da quanto a suo tempo presentato dai consiglieri regionali di opposizione, ma deve anche coinvolgere i sindaci.
A Saronno, inoltre, deve integrarsi con l’iniziativa che da tempo chiediamo all’amministrazione comunale – che l’ha inserita nel suo programma – di intraprendere: la riorganizzazione dei comparti sociale, sanitario e sociosanitario, prevedendo quanto previsto dalla legge e finanziato per la realizzazione, a Saronno, di almeno una Casa della Comunità basata sul modello delle Case della Salute, che sia un presidio pubblico intermedio tra i medici di base e l’ospedale”.
Senza tutto questo, ritengono i comitati, “non basterà il migliore degli ospedali a garantire un accesso alla salute davvero universale su un territorio dove l’offerta di sanità privata convenzionata ha già sottratto ai cittadini enormi risorse per potersi curare”. Per questo oggi “i cittadini festeggiano la vittoria della prima battaglia di una lunga lotta che dovremo combattere sempre più numerosi”.
La conclusione del comunicato si riferisce all’altro importante evento occorso oggi nella ASST Valle Olona: “Anche le parole del leader leghista Salvini, che frena sull’ospedale unico di Busto e Gallarate, struttura che nessuno vuole tranne i suoi sindaci e alleati, sono un tributo alla mobilitazione che il Comitato ha saputo costruire in questi mesi a Busto Arsizio e Gallarate”.
Vittoria, dunque, su tutti i fronti.
LA SOCIETÀ DELLA CURA DEL SARONNESE
COMITATO PER IL DIRITTO ALLA SALUTE DEL VARESOTTO
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