Lorenzo Perini, da campione di atletica a medico volontario al centro vaccinale di Saronno
Il campione di atletica presta come medico servizio volontario per una mezza giornata a settimana all'interno dell'hub vaccinale presente in via Parini 54: «Nel mio piccolo ho voluto dare un contributo»
Cambio d’abito per il campione di atletica Lorenzo Perini che da settimane presta servizio volontario come medico, per una mezza giornata a settimana, all’interno del centro vaccinale di Saronno, allestito all’ex scuola Pizzigoni e inaugurato lo scorso 12 aprile.
Perini, oltre ad essere un’eccellenza dello sport saronnese (è campione italiano 2020 dei 110 ostacoli e fa parte della squadra dell’Aeronautica Militare e della Nazionale Italiana) è anche laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria.
“110 senza ostacoli”: laurea per l’ostacolista saronnese Lorenzo Perini
Una scelta, quella di mettere a disposizione la propria professionalità per supportare la campagna vaccinale, presa alcuni mesi fa: «Quando hanno attivato il processo di vaccinazione di massa sapevo che era necessario il contributo di tutti, quindi quando è arrivata l’e-mail dall’ordine dei medici chiedendo supporto per i vari centri vaccinali, ho contattato quello di Saronno offrendomi come volontario per dare una mano – spiega l’atleta, classe 1994, cresciuto nella città degli amaretti -. Nel mio piccolo ho voluto dare un contributo. Le persone ogni tanto mi riconoscono, spiego perché ho fatto questa scelta e che sono lì come medico e non come atleta».
«È un’esperienza bellissima, la gente è molto riconoscente, l’organizzazione del centro è superlativa e i colleghi sono bravissimi e disponibilissimi» continua Perini, a cui chiediamo un consiglio da dare a chi ha timore a vaccinarsi: «Non bisogna avere paura, perché con la vaccinazione fai del bene a te stesso, ma soprattutto a chi non può vaccinarsi per ragioni di salute, impedendo così la circolazione del virus. È un nostro compito, è questa la strada giusta per uscire dalla pandemia – aggiunge Perini -. Il mio professore di microbiologia è stato Burioni, durante le lezioni insisteva molto sull’importanza delle vaccinazioni e della prevenzione, quindi lo devo anche a lui, è anche merito suo».
Prossimi obiettivi sportivi? «Sabato ci sono i campionati italiani, poi vediamo per le prossime olimpiadi, fino all’ultimo non si sa, io spero di esserci».
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