Nicoleta si diploma al Liceo Legnani di Saronno. Ora sogna di fare la Dj
Persona con disabilità, Nicoleta ha concluso lo scorso 18 giugno il proprio percorso scolastico all'interno dell'indirizzo Scienze Umane del Liceo Statale "Stefano Maria Legnani" di Saronno
Grande festa e commozione al Liceo “Stefano Maria Legnani” di Saronno dove lo scorso venerdì 18 giugno dopo cinque anni di studio si è diplomata Nicoleta Legnani, concludendo il proprio percorso scolastico all’interno dell’indirizzo Scienze Umane.
A festeggiarla appena conclusa la prova d’esame i compagni della classe 5°AS, che in questi cinque anni l’hanno sempre supportata, i genitori, il professore di sostegno e le tre educatrici che nel corso del tempo l’hanno seguita.
«Sono stati 5 anni molto importanti e significativi, abbiamo creato qualcosa di importante che va anche al di là di quella che è la didattica e l’indirizzo della scuola l’ha permesso – spiega il professor Vincenzo Cardilocchia, insegnante di sostegno della giovane -. Questo è un esempio di inclusione. Ora non sarà facile separarsi, sicuramente ci terremo sempre in contatto e spero che quello che abbiamo costruito insieme possa aiutarla ad andare avanti e a proseguire il suo futuro con maggiore serenità ».
Appassionata di musica, Nicoleta ha ora un sogno nel cassetto che spera di poter realizzare: fare la Dj. «Durante il periodo di alternanza scuola lavoro ha collaborato con Radiorizzonti, con cui spero possa continuare un percorso – spiega il professor Vincenzo -. È una ragazza che ha una grandissima sensibilità musicale, ha già composto delle musiche, suona da autodidatta la tastiera e la console».
Oltre alla musica le altre grandi passioni di Nicoleta sono la pittura e il disegno: «Ha partecipato insieme ad altri ragazzi alla creazione dei murales che sono presenti fuori dalla scuola – continua il professore -. La musica e l’arte sono le sue due grandi passioni».
A festeggiare questo importante traguardo insieme a Nicoleta c’erano anche papà Enrico e mamma Laura, visibilmente emozionati. Si conclude quindi con gioia per lei l’ultimo anno delle superiori, senza però dimenticare il difficile periodo passato durante l’anno e mezzo di pandemia: «Si è spaventata tantissimo, ha vissuto questi mesi con tanto terrore, perché sentiva le notizie ai telegiornali – spiega papà Enrico -. Il primo lockdown l’ha passato a casa, ad ottobre poi non vedeva l’ora di riprendere la scuola, anche se poi è stata ricoverata in ospedale perché non è stata bene».
«Ce l’ha fatta comunque – conclude il papà -. Ora come regalo di maturità ha chiesto una console nuova, ne ha già una, ma ne vorrebbe una più grande».
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