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“La Cina nello Spazio”, una serata con il Gat

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Per la prima volta in tanti anni il GAT, Gruppo Astronomico Tradatese, ha deciso di cimentarsi su
un argomento controverso e quasi sconosciuto: la storia delle conquiste spaziali cinesi. Lunedì 21
Giugno, alle ore 21, andrà in onda liberamente ONLINE dal sito del GAT
( http://www.gruppoastronomicotradatese ) una serata sul tema: CINA NELLO SPAZIO.

Relatore Piermario Ardizio, un tecnico elettronico che da una vita si occupa dei problemi legati
allo spazio. Secondo gli studiosi del GAT di Tradate questo periodo storico è proprio il momento
migliore per parlare delle conquiste spaziali cinesi.

Questo per una lunga serie di ragioni.

La conquisa dello spazio è stata infatti effettuata dai Cinesi con le stesse modalità seguite nei
decenni passati da Russi ed Americani, ma in tempi incredibilmente più ristretti.
Il primo satellite cinese, il Dong Fang Hong 1 , fu lanciato nel 1970 . Il 15 Ottobre 2003 venne
lanciato in orbita terrestre anche il primo astronauta (‘taikonauta’), Yang Liwei, che rimase per 21
ore a bordo della sua capsula Shenzhou. Negli anni successivi sono stati lanciati altri 10 takionauti.
Poi, nell’Aprile di quest’ anno la Cina ha lanciato Tianhe (‘armonia celeste’), il modulo centrale
(16 metri) di una ormai prossima Stazione Spaziale cinese denominata Tiangong (‘Palazzo
celeste’). Otto ore dopo Tianhe è stato raggiunto dal cargo automatico Tianzhou. Entro la fine del
2022 la stazione spaziale cinese sarà completata con altri 11 lanci. Intanto, il 16 Giugno 2021 la
Tiangong è stata raggiunta dai primi tre takionauti, per una missione (Shenzhou 12) che durerà tre
mesi.
Nel frattempo la Cina ha sviluppato un formidabile programma lunare, basato su una successione
di navicelle della serie Chang’e (‘la dea della Luna’ nella mitologa locale). Chang’e-1 e 2
orbitarono e fotografarono la Luna nell’ Ottobre 2007 e nell’Ottobre 2010. Poi, con Chang’e-3 ci
fu la prima discesa morbida nell’ Oceano delle Tempeste nel Dicembre 2013, con l’aggiunta di un
piccolo rover (Yutu) che ha lavorato e ripreso immagini per quasi due anni. Risale poi al Gennaio
2019 la fantascientifica missione Chang’e-4 che discese per la prima volta sulla faccia invisibile
della Luna, all’interno del bacino Aiken. Per finire con Chang’e 5 che nel Novembre 2020 raccolse
quasi 2Kg di materiale lunare, portandolo felicemente a Terra il 16 Dicembre successivo. E in attesa
che Chang’e-6 scenda alla ricerca di ghiaccio sul polo Sud della Luna.

Recentissima ed innovativa è stata anche la prima conquista cinese di Marte, con la missione
Tianwen-1 (‘domande celesti’) che, dopo essere entrata in orbita marziana il 10 Febbraio 2021, ha
sganciato il 15 Maggio sulla Utopia Planitia il lander Zhurong (‘il dio del fuoco’), dal quale una
settimana dopo si è staccato un rover che sta mandando incredibili immagini del paesaggio
circostante ed ha il compito primario di cercare ghiaccio nel sottosuolo. Si tratta, forse, dell’inizio di
un programma molto più ambizioso: entro il 2028 infatti la Cina potrebbe inviare un rover che
ripeta i successi di Chang’e-5 nel prelievo di rocce sulla Luna dell’anno scorso, riuscendo a portare
a Terra i primi campioni marziani con anni di anticipo rispetto ai progetto congiunti NASA-ESA.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 17 Giugno 2021
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