Dal Refettorio Ambrosiano l’invito a 15 teatri milanesi per uno spettacolo sulla cultura dell’inclusione
Lanciato il bando “le cure” con l’associazione Teatri per Milano: a presiedere la giuria il cardinale Gianfranco Ravasi. Gualzetti: "La solidarietà è il vaccino di cui abbiamo bisogno per battere la pandemia". Guastoni: "I teatri risponderanno con gioia"
Uno spettacolo teatrale inedito e originale sui temi della povertà, dell’inclusione sociale, della solidarietà e della lotta allo spreco alimentare in programmazione in una delle principali sale della città. È quello che si prefiggono di realizzare Caritas Ambrosiana e l’Associazione Teatri per Milano, con il premio “Le Cure”, prima fase di un progetto più ampio che avrà per baricentro il Refettorio Ambrosiano, nel suo duplice ruolo sociale e culturale di luogo di accoglienza ed insieme di promozione ed educazione alla solidarietà.
I teatri che aderiscono all’associazione che parteciperanno al bando (il cui regolamento è stato illustrato sabato nel corso di un incontro al Refettorio Ambrosiano) dovranno presentare un progetto per la nuova produzione di un’opera teatrale incentrata sui temi al centro dell’azione di Caritas Ambrosiana. Chi si aggiudicherà il premio (del valore di 20mila euro) dovrà produrre lo spettacolo e metterlo in scena all’interno della propria stagione teatrale.
A valutare le proposte e quindi ad assegnare il premio per la produzione e la messa in scena sarà una commissione presieduta dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, e da esperti del settore: Alberica Archinto, consulente artistico del Teatro Gerolamo e dell’Accademia dei Filodrammatici; Alberto Bentoglio, direttore del Dipartimento dei Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi in Milano; Massimo Cecconi, a lungo dirigente del Settore Cultura della Provincia di Milano, attuale componente della Commissione Teatro del Ministero Beni e Attività Culturali; Fabrizio Fiaschini, docente all’Università degli studi di Pavia e direttore artistico dei Teatri del Sacro.
I progetti dovranno essere presentati entro il 30 novembre 2021. Il progetto premiato dovrà debuttare nella stagione teatrale 2022/2023. A partecipare al bando sono stati invitati i Teatri di produzione aderenti all’Associazione Teatri per Milano e all’abbonamento “Invito a Teatro” (Teatro Carcano, Elfo Puccini, MTM Manifatture Teatrali Milanesi, PACTA, Piccolo Teatro di Milano, Teatro del Buratto, Teatro della Cooperativa, Teatro Filodrammatici di Milano, Teatro Fontana, Teatro Franco Parenti, Teatro i, Teatro Martinitt, Teatro Menotti, Teatro Out Off, Triennale Milano Teatro).
Con il premio “Le Cure” inizia anche un percorso volto a rafforzare il ruolo culturale che il Refettorio Ambrosiano ambisce ad interpretare sin dalle sue origini. Il progetto prevede anche la programmazione negli spazi della mensa solidale di un vero e proprio cartellone di spettacoli multidisciplinari e di un laboratorio di educazione corale rivolto a persone bisognose di integrazione sociale.
«Il virus ci insegna che ci salveremo davvero, se ci tenderemo tutti una mano, i paesi ricchi ai paesi poveri, i benestanti agli emarginati – sottolinea Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana -. Ma per sentirci tutti sulla stessa barca, come dice papa Francesco, occorre davvero cambiare il modo con cui ci guardiamo gli uni con gli altri. Questo premio vuole essere un piccolo stimolo al mondo del teatro, che ha storicamente un ruolo così importante in città, affinché metta a punto il vaccino di cui abbiamo ora bisogno: una nuova cultura della solidarietà».
«Sono certa che i Teatri parteciperanno con convinzione a questa iniziativa ispirata a quello spirito di bellezza e di giustizia che aleggia al Refettorio Ambrosiano – assicura Mimma Guastoni, presidente dell’Associazione Teatri per Milano -. La partecipazione sarà gioiosa e festosa e porterà alla creazione di qualcosa di davvero nuovo che è quello che il teatro sa fare con forza».
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