Saronno celebra il 75esimo anniversario della Repubblica Italiana
Presenti in piazza Libertà questa mattina le autorità civili e militari della città e la partigiana saronnese Ivonne Trebbi
Si è svolta questa mattina, mercoledì 2 giugno, a Saronno il 75esimo anniversario della Festa della Repubblica Italiana.
Il 2 giugno 1946 in Italia si votava infatti per il Referendum istituzionale e per eleggere i membri dell’Assemblea costituente: oltre 28 milioni di italiani furono chiamati alle urne per determinare la forma di governo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e la fine del Fascismo.
Votarono circa 13 milioni di donne e 12 milioni di uomini che, con circa 2 milioni di voti in più, scelsero la Repubblica.
A 75 anni dal Referendum del 2 giugno: come andò il voto in provincia di Varese
Presenti in piazza Libertà questa mattina le autorità civili e militari della città. «Cari saronnesi e care saronnesi – ha dichiarando il sindaco Airoldi durante il suo discorso pubblico – la Festa della Repubblica ci ricorda che tutti noi siamo chiamati a metterci al servizio della nostra comunità, onorando la nostra straordinaria Carta Costituzionale e rendendo onore ai sacrifici di vite umane e alle sofferenze che il popolo italiano ha dovuto affrontare. È per me un grande onore essere qui oggi con voi a celebrarla come sindaco della città, in un momento di grande speranza per il futuro prossimo della nostra Saronno e del nostro paese, un futuro che i nostri figli e i nostri nipoti ci chiedono di contribuire a realizzare grazie alle conquiste di libertà dei nostri genitori. Viva la nostra Repubblica, viva il 2 giugno, viva l’Italia».
Presente in piazza anche la partigiana Ivonne Trebbi (in foto sotto), che ricorda così quel 2 giugno di 75 anni fa: «Me lo ricordo come uno dei giorni più belli per le donne italiane, ecco perché ho voluto essere qui oggi e dire a tutte le donne che non bisogna essere mai indifferenti, ma che bisogna partecipare insieme agli uomini per cambiare il nostro paese».
«Ho 93 anni – ha concluso Ivonne – vado avanti con il sogno di rendere più bella l’umanità nel suo insieme, questo è quello che mi porta ad essere qui in mezzo a tutti voi, per non dimenticare il passato e preparare un avvenire migliore per tutti».
Referendum 2 giugno 1946: la mappa del voto in provincia di Varese
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