“Un sorriso per Jessica”, raccolta fondi per salvare la 28enne di Uboldo
Un aneurisma un anno fa ha ridotto la ragazza in stato vegetativo. I famigliari hanno organizzato una campagna su Gofundme per garantirle le cure in Austria. Un caso molto simile a quello di Michaela Binato
Stessa età, stesso malore, stesso stato di salute e stessa speranza di cura in Austria.
La vicenda di Jessica Di Ciommo è tragicamente simile a quella di Michaela Binato. Jessica è di Uboldo, ha 28 anni e da quasi un anno vive in coma vegetativo a causa di un aneurisma che l’ha colpita all’improvviso. Esattamente come Michaela, di Limbiate, che un anno prima, nel settembre del 2019, è stata colpita dal malore.
Come la ragazza brianzola, anche per Jessica l’unica possibilità di salvezza sembra essere in Austria, dove in un clinica di Innsbruck hanno sviluppato delle terapie all’avanguardia per casi simili. Michaela è riuscita ad essere ricoverata alla “Tirol kliniken- Neurologie Hochzirl” lo scorso lunedì 26 aprile, la mamma di Jessica ha lanciato una raccolta fondi su Gofundme (“Un sorriso per Jessica“) per riuscire a fare lo stesso percorso.
In Austria una speranza per Michaela, da 17 mesi in lotta per la vita
Dopo l’aneurisma, Jessica Di Ciommo, nata a Legnano e che a Uboldo gestiva un negozio in centro, è stata ricoverata al Niguarda di Milano, operata per tre volte e poi alla Fondazione Don Gnocchi di Milano e all’Istituto Quarenghi di San Pellegrino Terme (come la coetanea Michaela).
Per riuscire a sostenere i costi (elevatissimi) della clinica austriaca la madre di Jessica, Gabriella Demurtas e il fratello Davide hanno lanciato la raccolta fondi, con l’obiettivo ambizioso di arrivare a 150 mila euro, per garantire alla giovane le cure di cui ha bisogno. Al momento, nei primi giorni di lancio della campagna, la cifra raggiunta è vicina ai 10 mila euro.
QUESTO L’APPELLO DELLA MAMMA DI JESSICA
Lei è mia figlia, Jessica Di Ciommo, nata a Legnano il 22 aprile del 1993.
Ha compiuto 28 anni pochi giorni fa ma purtroppo un fortissimo mal di testa in quel terribile 1 giugno del 2020 ha spento il suo sorriso causandole un aneurisma e riducendola prima in coma e poi in uno stato vegetativo. Il responso dei medici che mai avrei voluto sentire.
Jessica ha lottato con tutte le sue forze per vivere, prima all’ospedale Niguarda subendo 3 interventi e uscendo dal coma, successivamente facendo riabilitazione alla fondazione Don Gnocchi di Milano e attualmente continuando la sua battaglia all’Istituto Quarenghi di San Pellegrino Terme dove la situazione si è evoluta in uno stato di minima coscienza e dove a breve scadrà il suo percorso riabilitativo.
Io vivo giorno per giorno l’evolversi della situazione, qui accanto a lei all’interno della sua stanza. Con lei nei giorni e nelle notti che affronta, purtroppo non muovendosi ma ascoltandomi.
Si, perché Jessica mi vede, mi sente, comprende le mie parole anche se al momento comunica solo con un cenno della mano per rispondere semplicemente con un Si o con un No.
Chi conosce Jessica sa che lei è una guerriera, una combattente nata. Una ragazza dolce ma determinata, molto indipendente e sempre pronta a difendere i più deboli, altruista e coraggiosa.
Ma questa battaglia è troppo difficile anche per lei, c’è ancora tanta strada da fare, terapie continue a livello fisico e cerebrale, per far sì che prenda coscienza completamente e possa vivere una vita dignitosa nonostante l’invalidità permanente che purtroppo quell’aneurisma ha causato.
Apriamo questa raccolta fondi per affrontare tutte le spese riabilitative che necessiteranno a Jessica una volta scaduto il suo percorso a carico del SSN, organizzando la nostra casa per accoglierla al meglio con il supporto di medici, psicologi, attrezzature, terapisti e visite presso strutture riabilitative o se necessario per portarla in Austria dove una clinica specializzata di Innsbruck, purtroppo costosissima, ha già trattato casi come quello di mia figlia.
Anche un piccolo contributo e la massima condivisione sui vostri social – e non solo – , per noi possono fare tanto.
Vorremmo rivedere quel sorriso, e col vostro supporto aiutare Jessica nella sua battaglia più difficile. Grazie.
La mamma, Gabriella
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