Giro d’Italia, la fuga premia Van der Hoorn. Albanese (Eolo) conferma la maglia azzurra
Il 27enne olandese dà il primo successo alla Intermarché Wanty, beffando il ritorno del gruppo. Missione compiuta per il salernitano della Eolo, primo su due GPM
Taco van der Hoorn ha 27 anni ma crede ancora alle favole. Per forza, perché sulle strade del Giro d’Italia 2021 ne ha scritta una davvero bella, quella di un corridore andato in fuga di buon mattino con altri sette e che è riuscito ad arrivare – da solo – per primo al traguardo nonostante il lavoro a testa bassa del gruppo alle sue spalle.
A Canale, nel cuneese, ecco la prima sorpresona del Giro: vince un olandese poco conosciuto in Italia e portacolori di una squadra – la Intermarché Wanty Gobert – che solo da quest’anno è nel World Tour ma che i nostri appassionati ricorderanno come l’ultimo team di Danilo Napolitano, varesotto d’adozione.
Con van der Hoorn, fin dal mattino, c’erano anche due uomini della Eolo-Kometa che continuano a seguire il manuale della perfetta squadra da battaglia. E che, soprattutto, conferma anche oggi la maglia azzurra di migliore scalatore: era il piano di giornata, quello degli uomini di Ivan Basso, ed è riuscito. Vincenzo Albanese (foto Gomez) si è subito messo nel gruppo all’attacco insieme al compagno Samuele Rivi – uno specializzato nelle fughe – ed è andato a prendersi i primi due GPM di Piancanelli e Castino e vestirà anche domani – martedì – il segno del primato in montagna. Mica poco per una squadra nuova come quella basata a Besozzo.
La frazione scattata da Biella si è confermata divertente, come indicava il percorso. Quando il gruppo degli otto fuggitivi si è sfaldato si è visto il primo attacco “grandi nomi”, quello di Ciccone e Gallopin che però negli ultimi chilometri sono stati rimontati da un gruppo con la bava alla bocca, trascinato dagli uomini di Viviani (Cofidis) e Sagan (Bora) ma il 27enne van der Hoorn ha resistito e vinto, incredulo. Alle sue spalle, bella la volata di Cimolai, secondo davanti a Sagan, Viviani e Bevin.
Maglia rosa invece sempre salda sulle spalle di Filippo Ganna che domani – mercoledì 11 – potrebbe passare la mano perché si arriva sull’Appennino Emiliano, a Sestola, patria del grande Alberto Tomba. Albanese potrebbe provare a scappare di nuovo, per fare altri punti sul primo GPM (Castello di Carpineti) ma poi probabilmente si muoveranno i corridori che pensano alla classifica. Sempre che non ci sia un altro 27enne che crede alle favole.
SPECIALE GIRO D’ITALIA – In collaborazione con Bieffe Cicli
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