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Cresce l’offerta culturale a Saronno. Istituita la raccolta museale “Villa Gianetti – Un salotto a Saronno”

Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità l'istituzione della raccolta museale dedicata a Giuditta Pasta e a Francesco de Rocchi e il suo regolamento di organizzazione e funzionamento

Inaugurata a Villa Gianetti la collezione dedicata a Giuditta Pasta. Presente anche Fontana

La città di Saronno si arricchisce di un nuovo luogo culturale. Il Consiglio comunale ha infatti approvato all’unanimità questa sera (27 aprile) l’istituzione della raccolta museale denominata “Villa Gianetti – Un salotto a Saronno”.

L’obiettivo è quello di valorizzare le due collezioni presenti all’interno di Villa Gianetti: quella dedicata a Giuditta Angiola Maria Costanza Negri, in arte Giuditta Pasta, la più celebre cantante lirica italiana dell’Ottocento, composta da 667 pezzi e quella dedicata a Francesco De Rocchi, uno dei principali maestri del Chiarismo lombardo, composta da 15 opere oltre a diversi disegni autografi dell’artista.

Un percorso iniziato dalla precedente amministrazione comunale e portato avanti dalla Giunta Airoldi. Nel settembre 2019 infatti a Villa Gianetti era stata inaugurata l’esposizione museale della raccolta dedicata a Giuditta Pasta, resa possibile grazie al collezionista milanese Giorgio Cavallari, che negli anni si era adoperato per conservare minuziosamente molti oggetti appartenuti alla vita della cantante lirica saronnese, per poi donare l’intera Collezione al Comune di Saronno.

L’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE

Il riconoscimento regionale della raccolta museale permetterà di inserire questa nuova realtà in un circuito di diffusione e valorizzazione regionale e nazionale, con una conseguente promozione turistica e culturale della città.

Obiettivo dell’amministrazione, ha chiarito la vicesindaca Laura Succi, è quello di trasformare Villa Gianetti in un polo attrattore di iniziative culturali di più ampio respiro. «Un centro culturale a disposizione dei cittadini dove poter godere di un momento di arte e di storia – ha dichiarato la vicesindaca Succi, con delega a Cultura, Pari Opportunità e Marketing Territoriale -. Una visione moderna della realtà museale va oltre la tradizionale vocazione di conservazione esclusiva del patrimonio artistico, ma la definisce anche come luogo di incontro, quindi con una funzione sociale strettamente connessa con il suo territorio: quindi un museo frequentato e vissuto oltre che per la fruizione delle opere esposte anche per altri eventi culturali».

I commenti dei consiglieri in ordine:

Agostino De Marco (Forza Italia): Il regolamento di organizzazione e funzionamento della raccolta museale di Villa Gianetti è il coronamento di un lungo percorso iniziato più di due anni fa dall’amministrazione Fagioli, quando fu accolta la volontà del dottor Cavallari di donare la propria collezioni di cimeli ed oggetti appartenuti a Giuditta Pasta al Comune di Saronno. Il patrimonio che oggi è possibile ammirare in Villa Gianetti si compone di 667 pezzi: un lavoro puntuale, attento e di catalogazione e archiviazione di ogni pezzo rende la collezione pregevole e unica nel suo genere a cui il collezionista ha dedicato tutta la vita. Villa Gianetti diventa così fulcro dell’azione culturale e rappresentativa della città, potendo essere una meta di tutti coloro che decidono di venire a Saronno. Di tutto ciò Forza Italia è particolarmente soddisfatta e orgogliosa, di poter dire che la collezione Cavallari allestita in Villa Gianetti è frutto della volontà e dell’impegno dell’ex assessore Mariassunta Miglino e della Giunta Fagioli che fortemente ha creduto in questo progetto e del lavoro svolto dalla dottoressa Nasi. Forza Italia ringrazia anche il sindaco Alessandro Fagioli che ha condiviso l’idea sin da subito, seguendo tutte le fasi con entusiasmo e convinzione.

Raffaele Fagioli (Lega Lombarda Saronno): Oltre all’acquisizione dei cimeli della collezione Cavallari, la precedente amministrazione aveva già predisposto nel dicembre 2019 una bozza di regolamento che poi è stata concretizzata da questa amministrazione. Siamo felici di aver contribuito in buona parte all’avvio di questo progetto. Va riconosciuto il merito a chi creduto nel teatro Giuditta Pasta, nella musica lirica, a chi ha voluto fortemente la prima edizione del concorso internazionale di lirica che ha ravvivato l’interesse per Giuditta Pasta: è così il il signor Cavallari si è avvicinato a Saronno e ha deciso di donare la sua collezione alla città. Il regolamento predisposto nel dicembre 2019 è rimasto fermo solo a causa della pandemia, siamo quindi felici e orgogliosi che la raccolta museale possa prendere vita.

Luca Davide (Obiettivo Saronno): Insieme al Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese e al Museo della Ceramica Gianetti andiamo a regolamentare un altro importante luogo della cultura saronnese. Ci tengo a ringraziare l’amministrazione precedente e quella di adesso, che ha voluto portare avanti questo progetto regolamentandolo, agli uffici e alla commissione che se ne è occupata. L’arte deve essere un luogo di crescita personale e di istruzione, un’incubatrice per nuovi appassionati e un modo per conoscere la città attraverso le sue eccellenze. Auspichiamo che il patrimonio umano e artistico di Saronno fiorisca ancora di più e che questa raccolta possa essere un fiore all’occhiello del nostro territorio.

Mauro Rotondi (Pd): Rimarco il valore di questo museo. Questo deve essere il primo passo per portare il museo ad una funzione didattica e culturale al centro della città. Villa Gianetti deve ambire ad essere uno dei punti nevralgici della cultura di Saronno. Attorno a questo museo possono crescere numerose attività, sono contento che la fondazione abbia scelto Saronno come suo sbocco, perché Giuditta Pasta è la più illustre cittadina saronnese e quindi dobbiamo essere orgogliosi di avere una “star”. All’interno del rinascimento culturale che questa maggioranza si propone dobbiamo considerare la musica lirica uno dei tasselli di quello che si andrà a compiere con tutti gli altri progetti che abbiamo in mente di realizzare.

Alessandro Fagioli (Lega Lombarda Saronno): Ringrazio il vicesindaco Succi di aver portato avanti questa iniziativa, così da andare a completare un’opera che abbiamo iniziato tanti anni fa. Un’attività a favore della città di Saronno. Oltre al lato prettamente culturale e di immagine, sottolineo che attraverso la cultura possiamo portare posti di lavoro e inserendo questa attività museale all’interno del circuito regionale potremo dare lavoro a guide turistiche. Una cultura che genera sia ricchezza per l’anima, ma anche ricchezza per il territorio in termini economici.

Francesco Licata (Pd): Il titolo della mostra “Un salotto per Saronno”: in questo momento Saronno aveva bisogno anche di un salotto che rendesse più vivibile e attrattiva la città. È una raccolta museale al servizio della comunità e che come finalità ha quello di preservare la memoria della comunità e del territorio e di promuoverne lo sviluppo culturale. Altra cosa importante è che il motivo per il quale gli organi di governo dell’istituto sono il sindaco e il Consiglio comunale, significa che la governance apparterrà alla città. Sono contento che questa sera si avvia alla conclusione l’iter di questo progetto che è iniziato negli anni precedenti.

Mattia Cattaneo (Saronno Civica – Augusto Airoldi Sindaco): La nostra amministrazione è impegnata con grande dispendio di energia nelle iniziative di contrasto alla pandemia, nonché di sostegno attivo alle persone colpite dal covid sia da un punto di vista materiale che psicologico. Parallelamente attua delle iniziative che guardano al futuro della città ponendo le basi per una ripartenza più solida. L’iniziativa illustrata questa sera rientra tra queste: Saronno non è solo il nome della nostra amata città, ma è molto di più: è un marchio, un brand conosciuto in tutto il mondo. Potenziare l’attrattività di Saronno dal punto di vista dell’offerta culturale può contribuire a fare in modo che questo brand conosciuto e riconosciuto diventi un volano di sviluppo, per tutti gli operatori economici della città. Bene l’istituzione di una raccolta museale come inizio di un progetto per la cultura fatta in rete, per coinvolgere tutti gli operatori culturali cittadini già presenti oggi e quelli che arriveranno a Saronno tra qualche anno.

Pierluigi Gilli (Con Saronno): Mi auguro che in futuro Giuditta Pasta possa essere il mentore di una scuola di lirica che nella nostra città potrebbe fiorire e portare nuovi frutti di cultura e di spirito internazionale.

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Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 27 Aprile 2021
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