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Due installazioni artistiche per celebrare la Liberazione

A colorare lo spazio tra via san Cristoforo e piazza Schuster e in piazza san Francesco a Saronno ci ha pensato Isa Borroni, disegnatrice e amante dell'arte

Generica 2020

A colorare lo spazio tra via san Cristoforo e piazza Schuster e in piazza san Francesco a Saronno ci ha pensato Isa Borroni, con due installazioni pensate per la giornata dedicata alla Liberazione.

Di professione disegnatrice e amante dell’arte, non sono le prime opere esposte a Saronno in occasione di diverse ricorrenze, dalla Festa della Donna alla ricorrenza della Madonna del Latte.

La prima opera si chiama “I bottoni bianchi della Libertà”: «I bottoni bianchi che suo padre voleva sulla camicia nera, come segno del suo antifascismo, saranno capiti da Nuccia Maria Pagani, la staffetta Ebe (Saronno, 1929-2009) quando sceglierà di condividerne lo spirito e diventare, a soli 14 anni, staffetta partigiana — scrive l’autrice -. La lotta per la libertà passa anche attraverso cose semplici, può essere fatta in tanti modi, sempre tutti necessari. La lotta per la libertà passa anche attraverso mille diversità e porta sempre oltre. Se una madre non può, non se la sente, di cucire i bottoni bianchi sulla camicia del marito, sarà la figlia a capire cosa questo significhi per lui. E così ha fatto Nuccia. Da figlia ha fatto molto di più che cucire bottoni, ha fatto la staffetta da vera partigiana e l’ha fatto a quattordici anni, col cuore e inconsapevole solo dei rischi. Ma dopo aver combattuto il grande nemico, il fascismo, Nuccia racconta di non aver potuto festeggiare. Non ha potuto perché è ripiombato sulle donne libere lo stigma della puttana. Non c’era da festeggiare, c’era ancora da combattere. E ora che le donne non hanno ancora vinto le loro battaglie, neppure lo stigma della puttana, quello che autorizza anche lo stupro, la lotta per la libertà è ancora sempre da fare per le donne e per tutti. C’è chi dimentica cosa è stato l’antifascismo perché non sa o pensa di potersi ritagliare su misura la propria libertà, ma la libertà è una sola, quella di tutti, sempre».

In piazza San Francesco invece è stata posizionata l’installazione chiamata “Buon cervello a tutti!”: «La Ragione è la miglior garanzia per la convivenza democratica e per la LIBERTÀ di tutti. Solo come principio di ragione universale la libertà non rischia di essere limitata, negata o contraddetta: la libertà è di TUTTI, SEMPRE o non è libertà. E da essa discende ogni regola di convivenza civile – scrive ancora Isa Borroni -. La DEMOCRAZIA è il miglior sforzo ragionato verso la libertà di tutti. Il FASCISMO e’ la negazione della ragione e della libertà perché ad esse vengono anteposti valori il cui primato viene dalla fede o dalla forza. Valori imposti o condivisi da tanti o pochi, ma mai da tutti».

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Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 25 Aprile 2021
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