Si legge a voce alta per riappacificarsi
L'importanza delle fiabe e di leggerle a voce alta ai bambini, spiegata da Betty Colombo a partire da quella mezz'ora di lettura che regalava tutti i giorni ai suoi alunni
Sono stata insegnante nelle scuole elementari per 20 anni. A quei tempi la scuola finiva a alle 12.40. A mezzogiorno mettevamo via tutto, stendevo un rotolo di moquette, ci sedevamo tutti per terra e leggevo ai miei alunni a voce alta. Questa mezz’ora di lettura prima di andare a casa ci riappacificava con la mattina. Se era stata una buona mattinata e ci eravamo divertiti, quella era la ciliegina sulla torta. Se invece nella mattina c’erano stati contrasti, o problemi o di cose noiose, quella mezz’ora di lettura riscattava tutto e ci mandava a casa felici e contenti, proprio come nelle fiabe.
Mentre leggevo io non ero più l’insegnante, ero quella che regalavo loro delle parole e loro non erano miei alunni ma miei complici nell’ascoltare.
Mi è capitato di essere riconosciuta da adulti conosciuti quando erano bambini, e una di queste una volta mi ha riconosciuta dalla voce. “Lei è la voce della mia infanzia”, mi ha detto. Una frase da far commuovere i sassi.
Mi ha raccontato che sua mamma la portava alla biblioteca di Mornago dove io certi sabati pomeriggio andavo a leggere ai bambini. Lei non si è ricordata quali libri leggessi ma la voce. Quindi è proprio la voce quello che ci connota di più, non il volto che infatti cambia, ma la voce che, sotto sotto, rimane uguale.
Sono sempre stata una testarda divulgatrice di fiabe. Dice Rita Valentino Merletti: «Le fiabe sono i materiali narrativi che più accendono l’immaginazione. La frequentazione del mondo fiabesco innesta in modo spontaneo i processi mentali che si basano sul “cosa succederebbe se”, non sul “cos’è che è successo”. Le qualità strutturali e stilistiche della fiaba costituiscono la base migliore per costruire la capacità di apprezzare altre forme di narrazione. Le fiabe sono un patrimonio dell’umanità intera, possono essere capite e apprezzate a qualsiasi età della vita dicono molto pur facendo uso di un linguaggio sobrio ed essenziale».
Ci piacciono le fiabe, proprio tutte, soprattutto quelle che terminano con “e vissero tutti felici e contenti”.
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