A quasi un anno di distanza dall’inizio delle attività di pulizia e bonifica del sottosuolo all’interno di quello che viene ormai definito “l’ex bosco della droga” a Ceriano Laghetto è tempo di bilanci. 

In quasi un anno di attività di bonifica, iniziate il 18 aprile 2020 dai volontari del Gruppo Supporto Territoriale in collaborazione con la Polizia locale, grazie all’utilizzo del metal detector sono stati ritrovati nel sottosuolo nell’area del Parco delle Groane che si affaccia sulla provinciale per Cesano Maderno ed è compresa tra le due stazioni ferroviarie di Ceriano, oltre 160 oggetti utilizzati per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Tra questi 51 armi da taglio, cellulari, tablet, armi da fuoco, proiettili, un fucile a pompa giocattolo, bilancini di precisione, biciclette, valigie e numerosi sacchettini di droga. 

«Questi boschi godono ad oggi godono di una tranquillità assoluta, sono frequentati da famiglie con bambini e da sportivi. Il sottosuolo restituisce oggetti che erano stati nascosti quando questo territorio era utilizzato dagli spacciatori – commenta Dante Cattaneo, vicesindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Ceriano Laghetto -. Durante le festività pasquali i nostri volontari comunali Gst non si sono mai fermati con la bonifica del terreno nell’EX Bosco della Droga. E così negli ultimi 7 giorni sono stati rinvenuti un machete, una mannaia e due coltelli a serramanico per un totale ormai di ben 51 armi da taglio. Ora però sono solo un brutto ricordo, il bosco (a Ceriano Laghetto) oggi è popolato solo da sportivi e amanti della natura! La loro presenza, la nostra vittoria».