Vaccinazioni a Lurate Caccivio, il sindaco di Saronno: “Al lavoro per ridurre il disagio”
Proposto un trasporto per gli anziani impossibilitati a raggiungere autonomamente l’hub vaccinale nel Comasco: "Ho chiesto ad Ats di intervenire per correggere l'errore, spero lo facciano in fretta"
Centralini bollenti in Comune a Saronno dopo le convocazioni per la vaccinazione di parecchi anziani convocati nell’hub di Lurate Caccivio, nel Comasco, ad almeno mezzora di macchina dalla città degli amaretti.
Tra le ipotesi, c’è anche quella di coordinare il trasporto per aiutare chi non ha la possibilità di muoversi in autonomia o con l’aiuto di parenti: «Stiamo vagliando la possibilità di coordinare un servizio di trasporto per quei saronnesi over80 che sono impossibilitati a raggiungere autonomamente l’hub vaccinale di Lurate Caccivio – spiega il sindaco di Saronno Augusto Airoldi -. Da lunedì mattina il centralino del nostro Comune è sotto un diluvio di telefonate. Tantissime le richieste di aiuto di cittadini saronnesi over 80 convocati per la vaccinazione all’hub di Lurate Caccivio e altrettante le proteste per aver ricevuto la convocazione in una sede non soltanto diversa da quella dell’ospedale cittadino, ma distante diversi chilometri da Saronno. Non posso che condividere il disappunto di questi nostri grandi anziani che spesso, dopo aver atteso la convocazione per diverse settimane, la ricevono per una località che, per essere raggiunta, richiede l’accompagnamento da parte di parenti o l’acquisto di un servizio a pagamento».
«Molte telefonate chiedevano che il sindaco facesse modificare il luogo della vaccinazione in favore del più vicino ospedale. Purtroppo non ho alcun potere in queste scelte, che il software di Regione Lombardia effettua utilizzando algoritmi i cui risultati appaiono sconcertanti, come peraltro accaduto in diverse altre città – spiega Airoldi -. Ho però chiesto ad ATS Insubria di intervenire per correggere queste convocazioni, se non tutte, almeno la maggior parte, ottenendo l’impegno a verificarne la fattibilità tecnica in tempi il più possibile rapidi. Mi auguro che tale verifica si concluda positivamente».
«Il nostro consiglio ai cittadini è comunque quello di non disdire gli appuntamenti, perché, anche qualora ci riuscissero, non ci sarebbe la certezza di una nuova chiamata in tempi brevi ed è indispensabile proteggere questa parte di popolazione fragile – concude il primo cittadino saronnese -. Da parte nostra abbiamo reso disponibile ad ATS Insubria il centro vaccinale allestito all’ex Pizzigoni per la fase vaccinale di massa, affinché i saronnesi possano essere convocati soltanto lì, nella loro città, ed anche quelli dei comuni vicini non debbano percorrere decine di chilometri per farsi vaccinare».
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