Bocciato il patentino per i social proposto da Uboldo al Centro
«Il Comune non può farsi carico di questo, può solo aggiungersi alle proposte che arrivano». È questa la sintesi della risposta fornita dal primo cittadino Luigi Clerici durante il Consiglio comunale di venerdì 26 marzo
È stata bocciata dalla maggioranza consiliare la proposta di Uboldo al Centro di istituire un patentino per i social rivolto agli adolescenti per favorire un corretto utilizzo dei social e della rete.
Una proposta partita da alcuni fatti di cronaca che a inizio anno hanno toccato anche la comunità uboldese.
L’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE
«Il Comune non può farsi carico di questo, può solo aggiungersi alle proposte che arrivano». È questa la sintesi della risposta fornita dal primo cittadino Luigi Clerici. «La famiglia è l’agenzia educativa primaria – ha spiegato il sindaco – è il pilastro della società civile, il buon vivere sta nella famiglia, le altre istituzioni sono complementari, aggiuntive ed integrative al percorso formativo del ragazzo, tra queste la scuola ha un ruolo molto importanti, al pari della famiglia rappresenta nella prima fase della vita formativa un pilastro imprescindibile che deve essere pieno di senso. La politica ha il compito e l’obbligo morale di crederci e sostenere ogni iniziativa finalizzata all’aumento del benessere dell’individuo».
«L’amministrazione non si nasconderà qualora la scuola reputi di inserire altri progetti nel piano di diritto allo studio – ha aggiunto il vicesindaco Laura Radrizzani -, siamo disponibili a condividere e a sostenere ogni iniziativa che meriti di essere sviluppata su questo tema. È dalla scuola che devono partire questi progetti e queste iniziative».
IL VIDEO DEL CONSIGLIO COMUNALE
Non soddisfatti i firmatari della mozione, che ha ricevuto il voto positivo dei soli gruppi di minoranza. «La maggioranza ha bocciato la nostra proposta – ha commentato Matteo Pizzi, capogruppo di Uboldo al Centro -. Peccato! Uboldo ne avrebbe solo guadagnato in prevenzione e socialitá, aiutando i nostri ragazzi a crearsi una giusta “vita digitale” e accompagnando le famiglie nel modo giusto di stare vicini ai loro figli. La stranezza della discussione è stata che il Sindaco ha capito i punti della questione: le famiglie sono il centro della società, e devono essere aiutate, e che il “tavolo delle agenzie educative” serve proprio a fare rete, per intercettare persone in difficoltà, aiutarle e prevenire eventi eclatanti. Un ringraziamento va alle altre forze di minoranza, che, con un voto favorevole, hanno capito l’importanza della proposta. Solo tutta la maggioranza ha votato contro questa iniziativa. Cosí peró non fanno torto a Uboldo al Centro. Così perde solo Uboldo».
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