Saronno, l’assessore Casali replica alle critiche di Fagioli e valuta una denuncia per diffamazione
Franco Casali replica alle parole del capogruppo della Lega Raffaele Fagioli che lo ha accusato di un presunto conflitto di interessi nell’adesione del Comune di Saronno alla rete a diffusione nazionale Comuni Ciclabili
Franco Casali, assessore ad Ambiente, Mobilità, Politiche energetiche e Partecipazione del Comune di Saronno, replica alle accuse del capogruppo della Lega Raffaele Fagioli che lo ha criticato per un presunto conflitto di interessi nell’adesione del Comune di Saronno alla rete a diffusione nazionale Comuni Ciclabili.
«Ancora una volta la Lega ha “bucato”, visto che parliamo di biciclette. Un grazie alla Lega infatti per aver colto un’ottima occasione per ricordare alla città le tante e valide ragioni per le quali ha scelto poco più di sei mesi fa di cambiare guida in Comune. Se i gentili signori della Lega che hanno sollevato questa polemica boomerang avessero fatto quello che chiunque in politica e nella pubblica amministrazione deve saper fare, ovvero cercare informazioni puntuali prima di parlare e, ancora di più, prima di scrivere o peggio denunciare, avrebbero scoperto che il soggetto che ha ricevuto una quota per l’adesione del Comune alla rete Comuni Ciclabili è un soggetto presente a livello nazionale nel quale il sottoscritto non ricopre alcuna carica e ruolo.
Per giunta, si tratta di un progetto al quale partecipano centinaia di amministrazioni di tutti i colori politici (Lega inclusa) con un contributo di 500 euro all’anno o più, a seconda del numero di abitanti (euro 500 per Saronno). Sempre se avessero saputo fare il loro mestiere, avrebbero anche potuto scoprire che oltretutto il sottoscritto ha anche dato da febbraio le dimissioni per motivi di lavoro da coordinatore dell’associazione locale FIAB Ciclocittà.
Quindi sono riusciti nel miracolo di sbagliare sia il soggetto che ha ricevuto la quota di adesione sia il ruolo che avevo – e non ho più – nel soggetto che loro avevano confuso essere il beneficiario. Un disastro di incompetenza e superficialità. Ovvero la ragione per cui i saronnesi hanno licenziato loro e la loro amministrazione. La cosa positiva di questa bolla di sapone è che mi hanno dato l’ottima occasione per valutare una bella denuncia per diffamazione che qualora, come sarà probabile, arrivasse a buon fine produrrebbe un risarcimento da parte loro che io devolverei interamente ad associazioni benefiche di Saronno, in aiuto delle famiglie in difficoltà economica. Almeno una volta a loro insaputa, la Lega avrebbe fatto qualcosa di buono per i saronnesi».
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