È un appello trasversale a tutte le forze politiche che scenderanno in campo nella competizione elettorale del prossimo autunno quello di Maurizio Cremascoli, portavoce dell’associazione Salviamo il Paesaggio di Cislago.

«L’invito è quello stilare un programma elettorale che punti alla tutela e alla salvaguardia del territorio – spiega Cremascoli –  Le nostre richieste sono che ogni lista inserisca nel programma elettorale l’istituzione dell’assessorato alla transizione ecologica, in analogia a quello che ha fatto il governo e a Milano, che scrivano nero su bianco la creazione di un “censimento del cemento”, quindi la mappatura di tutto ciò che in paese è stato abbandonato e che è da ristrutturare, in modo da sapere esattamente dov’è e come è fatto, la manutenzione del verde pubblico e privato e fermare il consumo di suolo. I boschi esistenti sono trascuratissimi: il Bosco del Rugareto ad esempio avrebbe bisogno di tanta manutenzione, specialmente lungo i cigli stradali, per permettere a pedoni e a ciclisti di circolare in sicurezza senza il rischio di essere investiti».

«Quello che a noi preme è blindare nuovo consumo di suolo – sottolinea il cislaghese -. Dobbiamo uscire dalla concezione che solo perché c’è un prato o un un terreno libero tra due case, debba per forza essere edificato. Su questo come associazione intendiamo aprire un dialogo non solo con la categoria dei costruttori, ma anche con i vari attori del mercato immobiliare più in generale».

L’appello dell’associazione è rivolto a tutte le correnti politiche che scenderanno in campo: «Bisogna stabilire concretamente chi porterà avanti questo progetto a Cislago ed evitare che la natura sia strumentalizzata solo per fini di propaganda elettorale – conclude Cremascoli -. Abbiamo anche chiesto un incontro alla commissaria prefettizia e dovremo essere ricevuti, l’obiettivo è farle conoscere Cislago affinché una volta scaduto il suo mandato qui ci dia una mano dalla prefettura a creare una protezione per il territorio del nostro paese. Come associazione ambientalista chiederemo di essere inclusi e coinvolti nei lavori del tavolo della sicurezza. Per noi tutte le forme di inquinamento sono da prevenire, monitorare e combattere, il nostro stato di salute psico fisica dipende molto da questo».