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Saronno in Azione: “Riqualificazione di via Roma: oggi bene, ma in futuro?”

Il gruppo saronnese del partito creato da Carlo Calenda commenta la presentazione del progetto di riqualificazione di via Roma

Generica 2020

Il gruppo saronnese del partito creato da Carlo Calenda commenta la presentazione del progetto di riqualificazione di via Roma

I cittadini di Saronno il 22 sera hanno avuto modo di conoscere il piano di riqualificazione di via Roma, presentato dagli assessori Novella Ciceroni e Franco Casali. Finalmente assistiamo alla sistemazione di una zona che da anni genera parecchi disagi a pedoni, residenti e commercianti della zona e di questo non possiamo che rallegrarci. In particolare, la condizione dei marciapiedi era ormai inaccettabile e diremmo addirittura irrispettosa dei cittadini. La situazione di via Roma grazie a questo intervento andrà certamente a migliorare e non riconoscerlo sarebbe disonesto.

Intorno a questo progetto, negli scorsi mesi, le forze politiche e civiche hanno fatto a gara nel trasformarsi in tifoserie contrapposte, perdendo di vista l’interesse collettivo per cavalcare battaglie a suon di propaganda e slogan. Purtroppo, nella soluzione proposta si possono ancora riscontrare le tracce di questo approccio, che noi decisamente contestiamo.

Come ammesso dalle stesse forze politiche che compongono l’amministrazione, tutto il progetto ruota intorno alla presunta necessità di preservare i bagolari a tutti i costi. Questo dimostra una spiccata sensibilità verso le richieste dei comitati cittadini, ma dall’amministrazione ci aspettiamo una seria analisi costi-benefici, basata su un adeguato programma di diagnostica sia per le piante che per le condotte sotterranee. I cittadini dovrebbero sapere quale futuro si prospetta in merito a vita residua delle piante e a manutenzione e sostituzione delle condotte. Si è parlato di “sostenibilità ambientale” per giustificare la decisione, ma non è stato chiarito se e perché il mantenimento degli alberi sia in effetti una scelta più sostenibile rispetto alla loro sostituzione. Se queste analisi sono state fatte per tempo e in modo adeguato, perché non renderne pubblici i risultati durante la presentazione del progetto? Per questo motivo, temiamo che i criteri decisionali siano stati altri, più orientati alla “sostenibilità” degli equilibri di maggioranza che a quella dell’ambiente. La soluzione sembra non guardare più in là del breve periodo, scaricando eventuali problematiche di gestione sul futuro.

I rappresentanti della giunta hanno inoltre parlato più volte di una “maggiore sicurezza”, in particolare per quanto riguarda i ciclisti. In effetti, i pedoni, le persone disabili e i genitori con passeggini potranno finalmente percorrere i marciapiedi senza rischi, ma per quanto riguarda la sicurezza dei ciclisti non ci sembra che si siano fatti significativi passi avanti.

Un altro punto importante riguarda la viabilità. Se si afferma che via Roma è una strada di “scorrimento”, come detto in sede di presentazione del progetto, allora la scelta dei 30 km/h appare fuori luogo. Se invece la si vuole trattare come una strada di interesse locale, i 30 km/h e la pista ciclabile sono adeguati, ma i flussi di traffico odierni devono allora essere dirottati altrove. Per fare queste scelte serve un Piano Urbano del Traffico che, ad ora, non vediamo. Le mezze soluzioni sono le più pericolose in casi come questo, in cui si trovano a convivere percorsi automobilistici, ciclabili e pedonali. Infine, riscontriamo anche in questo piano una certa miopia nell’analisi degli attraversamenti pedonali, che rimangono trascurati nel progetto.

In conclusione, seppur soddisfatti del superamento dell’immobilismo degli ultimi anni sulla riqualificazione della via, non ci sentiamo di promuovere a pieni voti questo progetto poiché lo vediamo tutto orientato all’obiettivo di sbandierare la salvezza dei bagolari. La realizzazione del progetto migliorerà la situazione attuale, ma, anche in questo caso, si continua ad affrontare ciascun capitolo della rigenerazione urbana con lo stesso metodo: senza una visione organica, guidati dalla ricerca del consenso e dalla logica dei trionfi sui social.

Ci dispiace che anche gli elementi più pragmatici ed equilibrati della maggioranza finiscano per accettare queste modalità decisionali e comunicative. È l’ora di dimostrare che a Saronno un approccio olistico e sostenibile è possibile, andando oltre gli annunci e puntando a valorizzare adeguatamente i beni comuni.

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Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 24 Marzo 2021
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