Domenica 21 anche a Saronno la manifestazione contro la Dad: “La scuola si fa a scuola”
Una mobilitazione che vedrà la partecipazione di genitori, alunni e insegnanti in oltre 30 piazze italiane, con l'obiettivo di chiedere a gran voce la riapertura delle scuole e la ripresa delle lezioni in presenza
Si terrà anche a Saronno domenica 21 marzo la manifestazione promossa dalla “Rete nazionale scuole in presenza”, che coordina in tutta Italia oltre 20 comitati interessati a far ripartire la scuola in presenza. Una mobilitazione che vedrà la partecipazione di genitori, alunni e insegnanti in oltre 30 piazze italiane, con l’obiettivo di chiedere a gran voce la riapertura delle scuole e la ripresa delle lezioni in presenza.
L’appuntamento è in piazza Libertà dalle ore 16 alle ore 18 per una manifestazione statica, autorizzata dalla Questura di Varese, che si svolgerà nel massimo rispetto delle normative anti-covid.
«L’ idea nasce da numerosi comitati e gruppi di genitori, che si sono per la prima volta riuniti spontaneamente e senza alcuna bandiera politica, per chiedere che i loro figli tornino ad avere l’ istruzione a cui hanno diritto, per chiedere la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado, convinti che bambini e ragazzi abbiano pagato un tributo enorme e troppo pesante per le loro spalle a questa pandemia e che solo una scuola in presenza possa assolvere alla propria funzione educativa e di inclusione sociale, oltre ad uno sviluppo armonico della personalità e delle potenzialità dei nostri giovani – spiegano le organizzatrici Francesca Marchetti e Sara Roccabruna -. Crediamo che noi abitanti di una città con una forte vocazione scolastica come Saronno non possiamo non far sentire la nostra voce ed il nostro disappunto, pur rispettando le drastiche misure prese ancora una volta dal Governo».
«Fortissima è la delusione di tanti genitori – continuano le due donne – per l’ultima decisone presa di penalizzare anche i bambini più piccoli della Scuola primaria, della Scuola dell’Infanzia e dei Nidi, che con immenso sforzo di tutto il personale docente e scolastico, delle famiglie e soprattutto dei bambini stessi – ormai abituati a portare la mascherina per otto ore al giorno – eravamo riusciti a preservare anche nella forte ondata di novembre, che così duramente ha colpito il nostro territorio. Non dimentichiamo però gli studenti delle scuole superiori, che da settembre hanno frequentato complessivamente solo poche settimane di lezioni in presenza e più di tutti stanno soffrendo la ripercussione psicologica della mancanza di socialità e di vita di comunità. La chiusura della scuola oggi crea un danno al domani di un’intera generazione».
COME PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE
Per partecipare alla manifestazione è raccomandato segnalare la propria presenza sulla pagina Facebook dell’evento (qui il link).
«Essendo il Diritto a manifestare garantito anche in Zona rossa, chi vuole intervenire lo potrà fare anche dai comuni limitrofi, sempre con autocertificazione – dichiarano le organizzatrici -. La partecipazione sarà statica, pertanto ogni partecipante o nucleo familiare dovrà collocarsi in una posizione atta al distanziamento, e mantenerla per il tempo della propria presenza. Se dovessero verificarsi problemi di capienza o distanziamento, sarà richiesto ad alcuni tra i presenti di allontanarsi. Rimangono valide tutte le misure di prevenzione Covid: mascherine obbligatorie, distanziamento e sanificazione di eventuale materiale che dovesse essere toccato da più persone. Qualsiasi variazione sarà comunicata con tempestività nell’evento Facebook. Gli hashtag per cartelli da esporre saranno: #torniAMOascuola #lascuolaAscuola #scuolaéfuturo #dimenticatiAdistanza».
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