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Un anno dopo la prima ondata l’arcivescovo di Milano ricorda i sacerdoti morti per Covid

Nella Giornata in memoria delle vittime dell'epidemia, giovedì 18 marzo, monsignor Delpini visiterà i cimiteri di cinque parrocchie bergamasche di rito ambrosiano. La prima ondata portò via anche molti sacerdoti tra Varesotto e Alto Milanese

L'arcivescovo Delpini a Gallarate

Nella Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus, giovedì 18 marzo, l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, renderà omaggio visitando i cimiteri di cinque parrocchie di rito ambrosiano della Diocesi di Bergamo, epicentro della crisi sanitaria nella prima fase di pandemia. La “prima ondata” ha però portato tanti lutti anche alla chiesa nel Varesotto e nell’Alto Milanese.

La visita dell’arcivescovo inizierà alle ore 16 da Vercurago e toccherà i comuni Calolziocorte, Monte Marenzo, Erve, Carenno, piccoli centri della valle San Martino, le cui comunità ecclesiali appartengono alla diocesi orobica, ma sono storicamente legate alla diocesi ambrosiana. Al termine, alle ore 20,30, nella parrocchia di Maria Immacolata nel comune di Carenno mons. Mario Delpini celebrerà la Messa in memoria di don Adriano Locatelli, sacerdote della parrocchia morto di Covid proprio il 19 marzo 2020.

«In questo triste anniversario attendiamo l’Arcivescovo Delpini per ricordare tutti i morti che in quei giorni tragici non abbiamo potuto salutare come avremmo voluto, confortati dalla certezza di saperli accolti dal Padre», spiega il parroco di Carenno don Angelo Riva.

Nella prima fase di pandemia erano scomparsi anche diversi sacerdoti legati alla zona pastorale di Varese e dell’Alto Milanese. Tra loro monsignor Bisello (tra le primissime vittime, il 19 mrzo: era stato anche a Varese, Somma Lombardo e Gallarate), monsignor Franco Carnevali (di Legnano, già decano a Gallarate), don Giovanni Ferrè cappellano della casa di riposo Menotti Bassani di Laveno Mombello, don Cesare Meazza già a Casbeno di Varese,  don Pino Marelli, già parroco a Biumo e Castellanza. Nella seconda fase di pandemia tra i sacerdoti varesini c’era anche monsignor Ferrari, già vicario pastorale di Varese, mentre l’ultimo sacerdote del Varesotto scomparso è don Ampellio Rossi, in passato parroco ad Abbiate Guazzone e Rovate, negli ultimi suoi giorni residente a Cassano Magnago.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 15 Marzo 2021
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