Gruppo Cap finanzia una centrale idroelettrica in India e una rete di pozzi in Madagascar per compensare le emissioni di CO2
L’azienda che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano ha finanziato e supportato due progetti: la realizzazione di una centrale idroelettrica in India e la costruzione e messa in sicurezza di una rete di pozzi per l’acqua potabile in Madagascar
Una strategia di mitigazione dei cambiamenti climatici efficace e a lungo termine che punti alla carbon neutrality: Gruppo Cap compie un altro passo avanti verso l’obiettivo di ridurre entro il 2033 le emissioni di CO2 del 40%, tra le sfide al centro dell’agenda indicata dal Piano di Sostenibilità della water utility lombarda.
L’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano ha compensato le emissioni residue (Scope 1, 2 e 3) pari a 43.032 tonnellate di CO2e, per le attività legate ai servizi generali, di depurazione, fognatura, acquedotto relativi al 2019.
Grazie all’acquisto di crediti di carbonio certificati, volti a compensare le emissioni di gas effetto serra (GHG), sono stati finanziati e supportati due progetti: la realizzazione di una centrale idroelettrica in India e la costruzione e la messa in sicurezza di una rete di pozzi per l’acqua potabile in Madagascar. Due attività ad alto impatto che non solo garantiscono il miglioramento delle condizioni economiche, ambientali e sociali delle popolazioni e delle aree coinvolte nel progetto, ma contribuiscono in modo attivo al raggiungimento dei Sustainable Developments Goals.
«La transizione energetica necessita di una visione globale che parte dal territorio e che mira a diffondere con progetti green la cultura della sostenibilità. Noi ci siamo prefissati un traguardo ambizioso: ridurre del 40% la nostra impronta di carbonio entro il 2033 – commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo Cap -. Un percorso complesso che abbiamo deciso di accompagnare anche con attività di compensazione delle emissioni non eliminabili o non ancora ridotte. Per questo abbiamo avviato un piano di acquisto di crediti di carbonio che consente di influire positivamente su dinamiche e infrastrutture economiche di paesi in via di sviluppo».
«Acqua potabile ed energia verde sono due leve importantissime per promuovere la crescita delle comunità locali – prosegue il presidente di Gruppo Cap – e sempre di più determineranno una trasformazione radicale a livello sociale ed economico nel nostro futuro. Indirizzare gli acquisti di crediti di carbonio su progetti con queste caratteristiche è per noi importante perché ci consente di essere fedeli al nostro piano di sostenibilità estendendone gli effetti anche in paesi lontani dal nostro».
Con il supporto Carbonsink, società di consulenza specializzata nello sviluppo di strategie carbon neutral per le imprese, Gruppo Cap ha scelto di acquistare solo crediti di carbonio certificati secondo standard internazionalmente riconosciuti e ha selezionato progetti che contribuiscono attivamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
Ecco i due progetti su cui l’azienda pubblica ha puntato per compensare le emissioni di gas serra relative all’anno 2019 e pubblicate nel relativo Bilancio di Sostenibilità.
“300MW Hydropower project”: una centrale idroelettrica per fornire energia green alle comunità locali di Kuppa, in India.
È un progetto di energia rinnovabile certificato VCS (sistema internazionale, applicato e riconosciuto in diversi Stati membri dell’UE) che prevede la realizzazione di una centrale idroelettrica ad acqua fluente. L’obiettivo principale è fornire energia rinnovabile e sostenibile alle comunità locali di Kuppa, in Kinnaur District Himachal Pradesh, situata sulle catene montuose dell’India al confine con il Tibet, nell’ottica di produrre importanti benefici ambientali.
La diminuzione dell’impiego dei combustibili fossili ha permesso di conservare le riserve naturali e mitigare i cambiamenti climatici dell’intera regione. L’opera inoltre ha generato una ricaduta positiva sull’occupazione sia durante la fase di costruzione della centrale sia durante la fase operativa. Tra gli altri benefici sociali, il contribuito concreto al controllo della migrazione e l’alleviamento delle condizioni di povertà.
Il progetto ha inciso positivamente sulle infrastrutture locali: sono stati realizzati otto ponti e nuove strade che hanno portato a un incremento degli investimenti sul territorio, contribuendo al suo sviluppo complessivo e alla nascita di nuove strutture indispensabili per lo sviluppo delle comunità, come scuole e strutture sanitarie. In termini numerici, il progetto ha portato a una riduzione delle emissioni di gas serra pari a 1 milione di tonnellate di CO2e e ha contribuito attivamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
“WATER IS LIFE”: acqua potabile alle comunità della città di Tulear, Madagascar
Il progetto community-based, certificato Gold Standard, è finalizzato alla costruzione e messa in sicurezza di una rete di pozzi, avviata nel 2018, per aumentare la fornitura di acqua potabile. L’obiettivo primario è quello di fornire in modo continuativo una risorsa idrica sicura alle famiglie che vivono nei dintorni della città di Tulear, situata nella Regione di Atsimo-Andreafana, nella provincia di Toliara, in Madagascar.
In alcune aree del paese, ancora oggi, molte famiglie non hanno accesso diretto all’acqua potabile e sono costrette ad affrontare lunghi viaggi giornalieri per raggiungere le fonti d’acqua in aree semidesertiche. L’uso di acqua non sicura provoca un’alta incidenza di malattie come diarrea, infezioni intestinali e parassitosi. Per purificare l’acqua e renderla potabile, i locali usano portarla a ebollizione utilizzando principalmente il carbone come combustibile, processo che causa il rilascio di consistenti emissioni di gas serra in atmosfera.
Con la fornitura di acqua potabile e sicura per uso domestico, sono migliorate le condizioni igieniche, sociali, economiche e ambientali della zona. In termini ambientali si parla di una riduzione pari a circa 10.000 tonnellate di CO2e ogni anno, con benefici concreti sulla mitigazione dei cambiamenti climatici. Fino a oggi sono state oltre 3.000 le persone che hanno avuto accesso ad acqua potabile. Inoltre, al fine di garantire la qualità dell’acqua erogata, tre volte al mese vengono effettuate manutenzioni mirate e una pulizia accurata delle tecnologie.
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