Società della Cura e Comitato per la salute del Varesotto: “Basta profitti sui vaccini. Mobilitiamoci”
Comunicato congiunto della Società della Cura del Saronnese e del Comitato per il diritto alla salute del Varesotto: "Chiediamo subito una moratoria sui brevetti dei vaccini e firmiamo la petizione dei cittadini europei"
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato congiunto a firma della Società della Cura del Saronnese e del Comitato per il diritto alla salute del Varesotto. La nota rappresenta, secondo i gruppi, la partecipazione attiva dei cittadini e delle cittadine saronnesi e del Varesotto alla campagna globale per il diritto di tutti ad essere vaccinati senza profitti per le multinazionali.
Un modo concreto di premere sull’organizzazione Mondiale del Commercio, che sta discutendo la richiesta di 100 paesi di applicare una propria regola che prevede il bypass del brevetto in casi di pandemia.
A un anno dalla pandemia, stiamo vivendo una situazione a dir poco assurda, se non peggio.
In Lombardia regna il caos più totale:
- siamo al quartultimo posto in Italia per vaccini somministrati rispetto alle dosi ricevute (alla faccia dell’eccellenza della sanità lombarda),
- la società regionale di gestione del database per le prenotazioni “Aria” ha disastrosamente mostrato la sua inefficienza e verrà (presto?) sostituita da Poste Italiane, dopo essere stata inquisita la scorsa estate sulla vicenda dei camici “donati” dalla società del cognato e della moglie di Fontana,
- è di questi giorni la notizia di un sito da cui si poteva effettuare la prenotazione pur non avendo la priorità (inchiesta di Radiopolare diffusa il 09.03.2021) mentre moltissimi anziani e persone con patologie gravi sono ancora in attesa di chiamata, ad oggi la percentuale degli over 80 vaccinata è ferma al 19%, mentre ad esempio nel Lazio è oltre il 43%!
Ci sarebbe da sorridere ma non è possibile, purtroppo.
In Italia si contano ormai più di 100.000 morti e sull’arrivo dei vaccini regna ancora la più assoluta incertezza.
O meglio, l’unica certezza che abbiamo è che anche su questo vitale settore siamo in balia del mercato, dei desiderata delle case farmaceutiche che, dopo avere ricevuto denaro pubblico per la ricerca sui vaccini, ora dettano le regole di produzione e distribuzione, naturalmente con enormi guadagni a scapito della popolazione mondiale (pensiamo solo a quando potranno accedere ai vaccini nel sud del mondo), a cui non resta che pazientare… Bene, noi non ci stiamo!
Chiediamo subito una moratoria sui brevetti dei vaccini e firmiamo la petizione dei cittadini europei!
Il Comitato Nazionale per l’Iniziativa dei Cittadini Europei “Right2cure – No profit on pandemic” “Diritto alla Cura, nessun profitto sulla pandemia” ha inoltrato una lettera ai Presidenti del Consiglio dei Ministri, del Senato e della Camera per chiedere che l’11 marzo p.v., nella riunione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio dedicata al tema dei vaccini e dei brevetti, il nostro Governo sostenga la proposta inoltrata all’OMC da India e Sudafrica per arrivare ad una moratoria temporanea per i brevetti sui vaccini e sui farmaci anti COVID-19, per poterli produrre su scala mondiale in tutti i paesi e in quantità sufficiente al fabbisogno dei popoli.
Nella lettera di richiesta ricorda che, alla fine del secolo scorso, il monopolio della proprietà intellettuale nel trattamento per l’HIV ha ritardato di ben 10 anni la possibilità di curare al meglio la malattia in Africa, America Latina e Asia provocando milioni di morti tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, fino a quando le barriere dei brevetti non sono state abolite e sono diventati disponibili i farmaci generici per il trattamento dell’HIV.
Invitiamo tutti i cittadini a sostenere questa richiesta, chiedere la tutela della salute per tutti, la trasparenza sugli accordi con le aziende farmaceutiche e che non vi siano profitti sulla pandemia tanto più sostenuti da ingenti investimenti pubblici, firmando la petizione on-line secondo le indicazioni riportate sul sito www.noprofitonpandemic.eu\it.
L’obiettivo è di raccogliere un milione di firme in tutti i paesi dell’Unione per potersi rivolgere direttamente alla Commissione Europea e richiedere di esprimersi sul tema.
Inoltre, il giorno 11 marzo, dalle ore 17,00 alle 19,00, sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/Right2CureECI/ vi sarà una diretta con tutti i rappresentanti del Comitato Nazionale, per seguire l’evolversi della riunione e avviare iniziative di protesta se non vi sarà una risposta positiva alle richieste inoltrate.
LA SALUTE NON E’ UNA MERCE – LA SANITA’ NON E’ UN’AZIENDA!
SOCIETA’ DELLA CURA DEL SARONNESE
COMITATO PER IL DIRITTO ALLA SALUTE DEL VARESOTTO
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