Uboldo, il Consiglio comunale dei ragazzi è palestra di cittadinanza attiva
Ufficializzati i risultati elettivi si è insediato ufficialmente lo scorso 3 marzo il sindaco dei ragazzi, Martina De Marte e il Consiglio composto da 12 studenti delle classi 1°, 2° e 3°. Il professor Fraiese: «La partecipazione alla vita democratica di un paese inizia così»
Si è svolto lo scorso 3 marzo il Consiglio comunale dei ragazzi nell’atrio della scuola secondaria di primo grado di Uboldo. Ufficializzati i risultati elettivi si è insediato ufficialmente il sindaco dei ragazzi, Martina De Marte e il Consiglio composto da 12 studenti delle classi 1°, 2° e 3°.
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Gli studenti alla presenza della dirigente scolastica Lucia Grassi, del sindaco Luigi Clerici e della vicesindaca Laura Radrizzani hanno poi avuto la possibilità di cimentarsi concretamente nella partecipazione attiva alla comunità locale, discutendo tra le altre cose su come migliorare l’edificio scolastico, sulla manutenzione del verde pubblico e sulla sistemazione dei percorsi ciclo-pedonali.
«Viviamo la scuola in tempi e spazi nuovi, in cui la regolazione dei rapporti relazionali che stanno alla base della formazione non solo di un alunno, ma di un cittadino, si fanno più articolati e complessi perché distanziati in tutti i sensi – spiega il professor Antonio Fraiese -. La prossimità all’altro come dimensione cardine della democrazia si fa più rarefatta e pertanto anche l’insegnamento dell’educazione civica, se non adeguatamente supportata da esperienze e buone pratiche che fungano da volano per comportamenti consapevoli e solidali, risulta un impegno programmatico fittizio. Le esperienze di cittadinanza attiva coordinate con il Consiglio Comunale nascono da una prima esperienza di partecipazione delle scolaresche a sedute del Consiglio in qualità di uditori. La partecipazione alla vita democratica di un paese inizia così, e gli studenti che “ascoltano” e individuano ruoli e persone che scelgono di offrire impegno e tempo e idee al servizio di una Comunità sono al contempo esempio per tutti i cittadini perché dimostrano concretamente il significato di “sentirsi parte”. Il Bene Comune si co- costruisce con un ulteriore passaggio: quello della partecipazione attiva. Dall’ascolto, dalla consapevolezza dei ruoli alla partecipazione attiva. Questo il senso del percorso programmato in questi anni a ragione e premessa della costituzione del Consiglio Comunale dei ragazzi, che in questo tempo si delinea con significati e significanti ancor più profondi e ineludibili».
«Grandissima l’emozione per i ragazzi – conclude il Fraiese – che hanno affrontato con responsabilità, impegno e dedizione questo compito avanzando significative proposte per migliorare il territorio nel quale vivono, divenendo sentinelle di cittadinanza attiva. Un ringraziamento sentito a tutti coloro hanno reso possibile la realizzazione di questa palestra di Cittadinanza e attivismo civico».
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