Primo giorno di arancione rinforzato, a Saronno stazione e strade deserte
Le strade che ogni mattina brulicano di studenti sono completamente vuote, i parcheggi delle scuole anche, la stazione è deserta e i treni, già svuotati da questi mesi di smart working e di timori, sono riempiti da pochissimi pendolari
(foto di Monica D’Addario e Mariassunta Miglino)
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Una Saronno deserta. Così si presenta la città la prima mattina di zona arancione rinforzata, con gli studenti di tutte le scuole (tranne i nidi) a casa in DaD.
Le foto delle professoresse delle scuole superiori e di chi prende il treno per Milano per andare a lavorare sono emblematiche.
Le strade che ogni mattina brulicano di studenti sono completamente vuote, i parcheggi delle scuole anche, la stazione, snodo frequentato da migliaia di persone in periodi “normali”, è deserta e i treni, già svuotati da questi mesi di smart working e di timori, sono riempiti da pochissimi pendolari: non serve il distanziamento, visto che a bordo non c’è quasi nessuno.
La zona arancione prevede delle regole precise, fino al 14 marzo. Eccone alcune:
Spostamenti
Sono vietati tutti gli spostamenti in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, che andranno giustificati esibendo una autodichiarazione. All’interno del proprio comune è consentito spostarsi tra le ore 5 e le ore 22, senza dover motivare lo spostamento.
Resta sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti può spostarsi dalle 5.00 alle 22.00 entro i 30 km dai confini comunali. Sono esclusi però gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. In base a quanto previsto dall’Ordinanza regionale n. 705, non è consentito recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (le cosiddette “seconde case”), anche se ubicate in territori diversi da quelli elencati nell’Ordinanza.
Inoltre, chi non risiede nel territorio della Provincia di Brescia o dei Comuni sopra elencati, non può recarsi presso la propria “seconda casa” ubicata all’interno dei territori elencati. nell’Ordinanza.
Scuola e istruzione
All’interno di questi comuni, l’Ordinanza n. 705 prevede la sospensione della didattica in presenza per tutte le classi delle scuole elementari, scuole medie, scuole secondarie di secondo grado, istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado (IeFP), Istituti tecnici superiori (ITS) e percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS). Sono inoltre sospesi i servizi socio-educativi per l’infanzia, nonché i servizi educativi delle scuole di infanzia.
Ai bambini e studenti che hanno residenza o domicilio in uno dei territori elencati nell’Ordinanza, ma frequentano scuole o servizi aventi sede in comuni diversi, è fortemente raccomandata la didattica a distanza.
Le attività di laboratorio sono sospese nelle scuole di ogni ordine e grado. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario mantenere una relazione educativa nei confronti di alunni con disabilità e bisogni educativi speciali.
È sospesa la frequenza in presenza delle attività formative e curriculari delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica. Resta fermo, in ogni caso, il proseguimento di tali attività a distanza. Agli studenti che hanno residenza o domicilio in uno dei territori elencati nell’Ordinanza ma frequentano università aventi sede in comuni diversi, è fortemente raccomandata la didattica a distanza.
Bar, ristoranti e negozi
Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. L’asporto è consentito fino alle ore 18.00 per i bar e per enoteche e altre attività commerciali al dettaglio di vendita di sole bevande (codici ATECO 56.3 e 47.25) e fino alle ore 22 per le altre attività, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni, salvo il rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto.
I negozi possono restare aperti senza limitazioni, ovviamente nel rispetto delle misure di contenimento del contagio. Nelle giornate festive e prefestive, resta invece confermata la chiusura degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati coperti, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
Le attività inerenti ai servizi alla persona sono consentite nel rispetto dei relativi protocolli riportati all’Allegato 9 del DPCM del 14 gennaio: dunque, se rispettano le norme, anche in zona arancione nessuna limitazione per centri estetici e parrucchieri.
Attività culturali
Sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico di musei e altri luoghi della cultura (salvo le biblioteche, aperte su prenotazione). È inoltre confermata la sospensione degli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto.
Mascherine, trasporti e lavoro
Sui mezzi di trasporto pubblici è obbligatorio indossare una mascherina chirurgica, oppure altri dispositivi di protezione delle vie respiratorie diversi dalle mascherine di comunità. Dove possibile, dovrà essere inoltre incentivato lo smart working e il lavoro agile, anche e soprattutto nella Pubblica amministrazione.
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