Oltre 500mila tonnellate di merci passano dall’area cargo di Malpensa
Nel giorno dell’inaugurazione del nuovo Hub DHL Express di Malpensa, il presidente di Camera di Commercio Varese, Fabio Lunghi ha sottolineato con i numeri l'importanza della logistica per il territorio
«Oggi più che mai, la logistica rappresenta un elemento importante per lo sviluppo economico, ma anche sociale del nostro territorio. Ben oltre la metà delle spedizioni che transitano in Italia passano dall’area cargo di Malpensa: nel 2020, le cifre parlano di 516mila tonnellate, a fronte di un totale nazionale di 841mila tonnellate».
Nel giorno dell’inaugurazione del nuovo Hub DHL Express di Malpensa, il presidente di Camera di Commercio Varese, Fabio Lunghi, sottolinea il rilievo di questo settore per un sistema economico varesino che ha nell’aeroporto la “fabbrica” di maggior rilievo sul piano occupazionale, ora sofferente sul versante dei viaggiatori. Una logistica che, in provincia di Varese, vede presenti 300 imprese operanti nel settore del trasporto merci aereo, occupando 9mila dipendenti. Aziende che operano nella movimentazione, spedizione e distribuzione delle merci, ma anche nei servizi doganali e postali.
«La crescita del settore cargo di Malpensa, con gli investimenti da parte dei maggiori operatori, costituisce un concreto segnale di fiducia sulla capacità di andare oltre le difficoltà contingenti che, da sempre, caratterizza la nostra economia» continua Lunghi, guardando con attenzione anche alle cifre relative all’avvio di quest’anno: «L’ambito cargo di Malpensa ha iniziato il 2021 con un importante +24,9% a gennaio rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Occorre, però, sottolineare anche il ruolo “sociale” svolto dal nostro aeroporto, che sta garantendo tutta la logistica legata ai dispositivi di protezione personale e alla distribuzione dei vaccini a livello nazionale. Un’altra testimonianza diretta di quanto lo scalo sul territorio varesino sia decisivo per il sistema Italia: Malpensa deve poter contare sulle risorse e le infrastrutture necessarie per operare nella pienezza delle proprie potenzialità. Ecco, credo che i “decisori” debbano tener conto anche di questi elementi nel fare scelte, comprese quelle legate al Recovery Fund, che determineranno il futuro delle imprese e di tutti i cittadini italiani».
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