Dalla fascia arancione alle lacrime….di Achille Lauro
Le principali notizie scelte per voi dalla redazione nel podcast del 4 marzo che potete ascoltare sulle piattaforme Spreaker, Spotify e sul nostro canale youtube
Il podcast quotidiano di VareseNews. Queste alcune delle notizie pubblicate il 4 marzo.
L’intera Lombardia in fascia arancione rafforzato
Il provvedimento temuto è arrivato. Da venerdì 5 marzo la Lombardia è in fascia arancione rinforzato. Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Tra le misure più rilevanti è prevista la sospensione della didattica in presenza in tutte le scuole di ordine e grado (ad eccezione dei nidi e micronidi); limitato anche l’accesso alle attività commerciali al dettaglio che è consentito ad un solo componente per nucleo familiare . Entra in vigore anche il divieto di utilizzare le aree giochi all’interno dei parchi e il divieto di recarsi nelle seconde case. Ma è anche vietato spostarsi verso le abitazioni private che si trovano nel territorio della Regione, tranne in casi di comprovata necessità. Significa, in pratica, stop alle visite a casa. La decisione è stata presa, conferma Palazzo Lombardia, perché la situazione epidemiologica presenta condizioni di rapido peggioramento, con un’incidenza dei contagi in crescita in tutti i territori della Regione, anche in relazione alle classi di età più giovani.
Nel Varesotto dati da “zona arancione” ma preoccupano i distretti di Somma e Laveno
La notizia che il governatore Fontana ha firmato la delibera per chiudere tutta la regione arriva mentre si leggono i dati di un territorio come quello comasco che ha indubbiamente una situazione più problematica ma dove il Varesotto non è messo meglio, soprattutto alla luce del fatto che non è mai uscito dalla seconda ondata e gli ospedali sono ancora impegnati con quasi 400 pazienti Covid tra le due Asst. A preoccupare sono soprattutto i distretti di Somma Lombardo e Laveno Mombello dove il tasso dei contagi continua a salire. A Viggiù, intanto, si va verso la conclusione della campagna vaccinale che ha riguardato l’intera popolazione maggiorenne. L’adesione all’invito è stato molta elevata tra le fasce più a rischio, quelle anziane, decisamente meno entusiasmanti i dati tra i giovani.
Campagna vaccinale estesa a tutta gli operatori delle scuole paritarie lombarde
Docenti, collaboratori, volontari delle scuole paritarie lombarde entrano a pieno titolo nella campagna vaccinale anti Covid-19 di Regione Lombardia. Dopo il dialogo avvenuto con le Istituzioni Scolastiche Paritarie, si è giunti ad un accordo che prevede l’inserimento di tutti i nominativi del personale docente e non docente all’interno della Piattaforma di Regione Lombardia per poter accedere alla campagna di vaccinazione. L’invio dei dati da parte delle scuole dovrà avvenire entro la giornata di venerdì 5 marzo.
Cinque anni fa donò un rene al marito per salvargli la vita. Oggi aspettano insieme la vaccinazione
Quella di Massimo e Melina è una storia d’amore e di generosità. Cinque anni fa, a inizio marzo, lei ha donato a suo marito un rene per salvargli la vita. Lo scorso anno hanno festeggiato 25 anni di matrimonio. Una vita complicata, ma vissuta con forza e determinazione: lui ha la fibrosi cistica, ha dovuto subire il trapianto di entrambi i polmoni ma i farmaci antirigetto gli hanno danneggiato i reni, fino a rendere necessario il trapianto. Melina è nata senza entrambe le gambe, ma quando c’è stata la possibilità di donare un suo rene al marito non ci ha pensato due volte. Oggi aspettano l la vaccinazione: “Dovessimo ammalarci sarebbe un problema, speriamo arrivi presto la chiamata”.
Le lacrime di Achille Lauro a Sanremo? Opera del truccatore di Saronno Andrea Leanza
La performance sul palco del teatro Ariston di Sanremo di Achille Lauro, anche quest’anno, ha fatto discutere e attirato l’attenzione. Le lacrime di (finto) sangue che scendono dal suo viso mentre canta la sua canzone “Solo Noi” così come le altre trasformazioni dell’artista romano sono figlie del lavoro dietro le quinte del team di artisti guidato da Andrea Leanza, il truccatore di Saronno già noto per diversi lavori di livello internazionale. A Leanza e a Denise Boccacci è stato affidato il compito di realizzare le protesi applicate sul volto del cantante, necessarie non solo a nascondere l’impianto da cui sgorga il sangue, ma anche a modificare con eleganza e armonia la struttura anatomica di fronte, arcata sopracciliare e zigomi del cantante.
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