Comuni in “arancione scuro”, i sindaci del Milanese alla Regione: “Nessuno ci ha informato”
I sindaci del Milanese scrivono al presidente Fontana dopo la nuova ordinanza che ha stabilito la zona "arancione rafforzata" anche per alcuni Comuni della Città Metropolitana: "Nessuno ha pensato bene di informare i sindaci dei Comuni interessati"
«Con sorpresa abbiamo appreso, solo dai telegiornali e dai giornali (locali e non), che alcuni Comuni della Città Metropolitana di Milano sono stati classificati “arancione scuro/rafforzato” attraverso la Sua ordinanza odierna. Nel fare ciò, nessuno ha pensato bene di informare i Sindaci dei Comuni interessati, benché massime Autorità Locali di Salute Pubblica. Per noi non si tratta solo di uno sgarbo istituzionale».
Con pochi giri di parole i sindaci del Milanese scrivono al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, a seguito delle nuove disposizioni entrate in vigore con la doppia ordinanza del 1 marzo.
Il presidente di Regione Lombardia ha infatti firmato due nuove ordinanze con l’obiettivo di rafforzare le misure di prevenzione e contrasto al Covid su specifiche aree del territorio lombardo. Le misure entrano in vigore dal 3 marzo con scadenza il 10 marzo compreso, salvo eventuali proroghe.
In particolare, l’Ordinanza regionale n. 711 stabilisce la fascia arancione ‘rafforzata’ per tutti i comuni della provincia di Como e per alcuni comuni delle province di Milano, Cremona, Mantova e Pavia.
Nei Comuni interessati viene stabilita la sospensione della didattica in presenza per tutte le classi delle scuole elementari, scuole medie, scuole secondarie di secondo grado, istituzioni formative professionali. Sono inoltre sospese anche le scuole dell’infanzia.
La decisione non è piaciuta ai sindaci dei territori interessati dalla nuova ordinanza, che con una lettera congiunta e indirizzata a Fontana lamentano il modo in cui la Regione ha emesso le nuove misure, autonomo e senza un confronto diretto con le autorità locali.
«Riconoscere il ruolo dei sindaci e dei Comuni significa confrontarsi preventivamente e prendere decisioni condivise al fine di spiegare al meglio il senso delle misure adottate e metterci nelle condizioni di dare risposte – si legge nell’appello dei firmatari -. Non aver condiviso la situazione per tempo crediamo sia irrispettoso per l’attività che quotidianamente svolgiamo per il territorio e, quindi, chiediamo a Lei e alla sua Giunta di rispettare il nostro ruolo, soprattutto quando le sue scelte ricadono in modo diretto sulle nostre Comunità».
Besate, Binasco, Casarile, Liscate, Melzo, Motta Visconti, Pozzuolo, Truccazzano, Rodano e Vignate sono i Comuni della Città Metropolitana di Milano nei quali è stata stabilita la zona “arancione scuro”.
I rispettivi sindaci sono stati i primi firmatari dell’appello che è stato poi condiviso da oltre settanta sindaci del Milanese. Tra questi, anche i primi cittadini di territori limitrofi quali Bollate, Solaro, Arese, Lainate, Legnano e Rho.
QUI IL TESTO INTGRALE DELLA LETTERA DEI SINDACI DEL MILANESE ALLA REGIONE
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Entrano in vigore le nuove tariffe "metropolitane", Saronnese e Busto più vicine a Milano
Felice su Fucile d'assalto e mitragliette nella casa dell'ex ispettore di Malpensa
lenny54 su In vendita casa Bossi, villa simbolo della "Lega di una volta"
lauralaura su Ospedali troppo caldi: la Regione comprerà i condizionatori
gcbiakmw su Lo spinello fa male
Rita Campiotti su Torna IceOut, qual è la vostra gelateria preferita?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.