Lomazzo, lavoratori Henkel in sciopero davanti all’azienda
Dopo la decisione della multinazionale di chiudere lo stabilimento entro giugno, i 150 lavoratori a rischio con le varie sigle sindacali si sono riuniti per protestare
Circa 150 lavoratori a rischio e in protesta davanti alla Henkel di Lomazzo.
Dopo la decisione della multinazionale tedesca di chiudere lo stabilimento entro giugno, decisone che lascerebbe a casa circa 150 persone tra i dipendenti e l’indotto, i lavoratori si sono riuniti con le varie sindacali per presidiare lo stabilimento di via Como, per dire no alla chiusura.
C’è rabbia e sgomento tra i lavoratori per una decisione presa nonostante il periodo di pandemia e con un bilancio comunque in profitto nell’ultimo anno, presa soprattutto “senza una reale motivazione, sulla base di scelte prettamente politiche che non tengono conto delle 150 famiglie che subiranno una scelta presa dall’alto“.
A monitorare l’area circostante via Como, chiusa al traffico nel tragitto interessato dai manifestanti, i carabinieri, la polizia locale e la Digos. La manifestazione proseguirà nelle giornate di mercoledì e giovedì.
Nello stabilimento di Lomazzo, nato nel 1933 si producono ammorbidenti e detersivi liquidi per il bucato e la pulizia dei piatti a mano per conto dei maggiori marchi del settore, Dixan, Nelsen, Perlana.
A rischio ci sono 150 lavoratori tra Henkel e indotto: si tratta di 81 dipendenti Henkel, 14 dipendenti Alpla che per Henkel fa i flaconi di plastica, 15 dipendenti della Castelli Livio che fa autotrasporti e depositi, 21 dipendenti della Polo dei Servizi fa carico camion e prodotti finiti, 13 dipendenti Nit che fa manutenzione, 6 dipendenti della Cattaneo Impianti che fa manutenzione elettrica, 3 dipendenti Sodexo che si occupa della mensa e 7 dipendenti Dsi che fa servizio di portierato.
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