Lara Magoni al Governo Draghi: “La politica dimentica lo sport”
L’assessore regionale e delegata al Coni commenta la scelta del presidente Draghi di non dedicare un ministero allo sport: “Grave danno per un settore fondamentale per economia e socialità. Ci sia un chiarimento”
Lo sport dimenticato dalla politica. Queste le parole di “delusione e rammarico” scelte dall’assessore regionale al turismo e delegata al Coni Lara Magoni per commentare le scelte del Governo Draghi, che oggi ha prestato giuramento al Quirinale, di non dedicare un ministero allo sport.
«Delusione e rammarico; in una parola, mortificata. Sono questi i sentimenti che provo, constatando che ancora uno volta lo sport è stato dimenticato dalla politica. In un periodo di forte crisi, dove la pandemia ha messo in ginocchio l’attività di migliaia di operatori del settore, con le incertezze sulle riaperture di palestre e piscine, con la montagna bistrattata, il nuovo Governo nasce senza un Ministero ad hoc. Non se lo meritano i nostri giovani, i nostri figli, i nostri atleti che tengono alto il Tricolore nel mondo, tutti coloro che vivono di sport».
«Come campionessa di sci e delegata del Coni – aggiunge l’ex sciatrice alpina – mi inquieta sapere che ad oggi tutti gli operatori del settore, in attesa di sostegno economico dopo un anno di crisi nera, non sapranno a chi rivolgersi per farsi ascoltare ed ottenere ciò che gli spetta. Siamo passati da un ministro, Spadafora, che ha ammesso candidamente di non conoscere lo sport, al nulla. Preoccupante. Anche perché stiamo parlando di un comparto che rappresenta una fetta importante del Pil nazionale».
«Voglio ricordare che l’attività sportiva assolve ad una funzione sociale decisiva, collante di aggregazione giovanile per milioni di bambini e ragazzi, che grazie alla disciplina, al divertimento e alla ‘fatica’ che impone lo sport, imparano a vivere e a confrontarsi con il prossimo. Oggi, invece, la deriva causata dalla pandemia lascia le famiglie e i figli abbandonati a loro stessi, facili vittime di social e giochi su Internet che spesso diventano pericolosi. Servirebbero politiche ed interventi decisi in tal senso, a favore delle fasce più fragili della nostra popolazione. Penso anche alle persone con disabilità, che con lo sport trovano sollievo e qualche attimo di felicità. E invece, niente».
Conclude Magoni: «Che tristezza vedere che il Governo non reputa degni di considerazione i nostri atleti agonistici. Oggi siamo nel bel mezzo dei campionati del mondo di sci alpino a Cortina e quelli di snowboard in Svezia, dove la nostra Michela Moioli ha già vinto due preziosi argenti. Da sempre, in ogni disciplina, lo sport italiano rende orgoglioso il suo popolo nel vedere sventolare il Tricolore sul tetto del mondo. Mi auguro, pertanto, che nelle prossime ore si possa comprendere con chiarezza a chi farà a capo la delega allo Sport. Un settore che non può più aspettare: torniamo a parlare di sport, facciamola con forza. Lo sport è vita».
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