«Un appello che nasce dal cuore straziato nel vedere cappelli di “veci” andati avanti, in vendita su bancarelle o on line o semplicemente buttati via».

Comincia così l’appello lanciato sui social dal gruppo Alpini di Saronno, con l’obiettivo di riportare i cappelli “a baita”.

Un primo risultato è già stato raggiunto: sabato 6 febbraio, infatti, con una piccola cerimonia nel cortile della sede del gruppo, è stato consegnato il cappello di un reduce di Francia, Grecia, Albania e Russia. Il nipote dell’alpino Giovanni Deola reduce della divisione Julia, ha consegnato nelle mani del capogruppo Roberto Falchi, il Cappello su un cuscino avvolto dalla bandiera.

«Che sia il primo di una lunga serie – si augurano le penne nere saronnesi -. Noi non ci fermiamo, anche se il periodo tra chiusure e limiti non è semplice per le associazioni. Sappiamo dell’esistenza di cappelli in cantine, soffitte, mercatini…cappelli dimenticati e passati nella polvere. Alcuni addirittura sono finiti non si sa come oggetto di disonorevole compravendita. Per un Alpino il suo Cappello è tutto. Per non allontanare il cappello dalla famiglia alpina e dai suoi valori, il Gruppo Alpini di Saronno si offre di trovare un degno posto in “Baita” ai cappelli divenuti “orfani”, per valorizzarli e per cercare di ritrovare la loro storia. Chi volesse ridare “vita” e memoria al cappello alpino, nel rispetto ed in onore di chi l’ha portato, può mettersi in contatto via mail a saronno.varese@ana.it o via messenger sulla pagina Facebook del Gruppo alpini Saronno,  per concordare le modalità di consegna del cappello. Inoltre, appena terminata l’emergenza sanitaria in atto, il Gruppo Alpini di Saronno attende gli alpini saronnesi ancora non iscritti, gli amici degli alpini, la cittadinanza, a conoscere la nostra associazione, la nostra “Baita” di via Volonterio 5, le nostre attività di volontariato e solidarietà, a raccontare la storia di alpini saronnesi e non, parenti e amici. Sono peraltro aperte le iscrizioni associative e il rinnovo tesseramento per il 2021, Alpino abbiamo bisogno di te. Aderisci all’invito dell’Associazione Nazionale Alpini, al nostro invito: “Aiutaci ad aiutare”».