Giorno del Ricordo, le iniziative a Solaro
L'assessorato alla Cultura organizza la visione del racconto teatrale “Il sentiero del padre, viaggio tra i segreti delle foibe carsiche”
In occasione del Giorno del Ricordo, che si celebra ogni anno il 10 febbraio per fare memoria delle vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata, l’assessorato alla Cultura del Comune di Solaro organizza la visione del racconto teatrale “Il sentiero del padre, viaggio tra i segreti delle foibe carsiche” di e con Davide Giandrini.
La rappresentazione, in programma dalle ore 17 di venerdì 12 febbraio e disponibile online per le successive 24 ore al seguente link: https://youtu.be/vFql9pX5mug
Il link per il collegamento alla visione sarà disponibile sui social e sul sito istituzionale del Comune di Solaro. L’opera racconta la tragedia degli italiani vittime delle foibe e l’esodo dalle loro terre nel secondo dopoguerra, in un racconto teatrale costruito sulla storia di un bimbo di 10 anni e di suo padre che fuggono nella notte per salvarsi la vita.
Il sindaco Nilde Moretti: «Gli sconcertanti crimini che i comunisti jugoslavi hanno commesso nei confronti degli italiani di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia non possono essere dimenticati. Voglio fare mie le parole del presidente Sergio Mattarella che l’anno scorso ha definito la tragedia di queste popolazioni una “sciagura nazionale”. Per anni questa tragedia è passata sotto silenzio, ma dal 2004 in poi, in questo Giorno del Ricordo, penso che sia stato dovere di ogni di noi rammentare le tante vittime. Quest’anno a Solaro abbiamo pensato ad una narrazione teatrale che possa immergerci nell’intimo del terrore provato in quel periodo da chi veniva braccato, catturato e ucciso. Intere famiglie, interi popoli. Invito tutti i concittadini a visitare i nostri canali per assistere di persona ad un racconto che aiuti a comprendere l’immanità della tragedia e ricordarne le vittime».
Monica Beretta, assessore alla Cultura: «Il 10 febbraio ricorre il giorno del ricordo istituito nel 2004 in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo Giuliano-Dalmata. Una pagina dolorosa della nostra storia, riguardante i confini orientali: 20.000 italiani furono uccisi e gettati nelle cavità carsiche, dette “foibe”; oltre 350.000 furono costretti all’esodo e ad abbandonare le proprie case e le proprie terre, e come ricordava l’ex presidente Giorgio Napolitano: “In ciascun paese si ha il dovere di coltivare le proprie memorie, di non cancellare le tracce delle sofferenze subite dal proprio popolo”».
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