Tempi duri per i bancari. Il bilancio della First Cisl su tutti i fronti aperti
La partita dell'occupazione su Varese e Como è complessa: all'operazione che vede interessate Intesa, Ubi e Bper, si aggiungono anche la ristrutturazione di Bpm, Unicredit e l'Opa di Credit Agricole su Creval
Il risiko bancario, le ristrutturazioni e gli impatti sui livelli occupazionali sono stati gli argomenti affrontati nel consiglio direttivo della First Cisl dei Laghi. Il sindacato dei lavoratori bancari ed assicurativi delle province di Varese e di Como ha fatto il punto sulla presenza nelle banche nei due territori, partendo dal caso più importante: l’operazione tra Intesa Sanpaolo, Ubi e Bper che per numero di dipendenti e presenza di sportelli è fortemente radicata nelle province di Varese e di Como.
I numeri forniti da Caterina Dotto, segretaria della First Cisl del gruppo Intesa Sanpaolo indicano 7.200 adesioni al Fondo di solidarietà di settore a fronte di 3.500 nuove assunzioni che sono in corso e verranno completate nei prossimi anni, a ci si aggiunge la cessione di più di 600 unità produttive da Ubi a Bper.
A metà febbraio prenderanno avvio le trattative sindacali con il gruppo Intesa Sanpaolo per l’integrazione tramite fusione per incorporazione di Ubi nel principale gruppo bancario italiano. Nelle province di Varese e Como il personale in uscita è di circa 150 lavoratori di Intesa Sanpaolo, a cui si sommano quelli che rientrano nella operazione di passaggio di oltre 80 filiali e 700 dipendenti da Ubi a Bper.
IL BANCO BPM
Per il Banco Bpm, che vanta anch’esso un forte radicamento nelle province di Varese e di Como è intervenuta Cristina Cavina, segretario First Cisl ANCHE , che ha esposto il recente accordo sindacale di ricambio generazione che prevede 1.500 uscite a fronte di 750 nuove assunzioni. Sono oltre 60 le potenziali uscite di personale dalle nostre due province (50 su Varese ed una decina su Como), da qui la necessità di canalizzare le nuove assunzioni anche sui nostri territori, ove il gruppo è fortemente radicato dalla presenza delle ex banche storiche (Credito Bergamasco, Banca Popolare di Novara, Banca Popolare di Milano e Banca Popolare di Lodi). La preventivata chiusura entro il 30 giugno 2021 di 300 sportelli di cui 105 nella nostra regione richiederà una grande attenzione sindacale per poter garantire e potenziare sul resto delle filiali operative l’assistenza ad imprese e famiglie.
L’OPA DI CREDIT AGRICOLE SUL CREDITO VALTELLINESE
Matteo Barbetta, segretario del gruppo Creval ha illustrato l’OPA (Offerta di pubblico acquisto) lanciata dal gruppo Credit Agricole sul Credito Valtellinese, che ha una presenza molto forte in Lombardia con un terzo dei suoi 350 sportelli, molti dei quali nelle province di Como e di Varese (20 filiali e 150 dipendenti). Da qui l’esigenza di seguire con puntualità questa operazione di fusione e gli impatti sui territori stante la significativa operosità dei due gruppi nelle nostre due province, che disporranno di 40 filiali e circa 300 dipendenti.
I RUMORS SU UNICREDIT
Michele Pezziol, segretario First Cisl del gruppo Unicredit, ha rappresentato la situazione aziendale, tra i rumor di una integrazione con Banca MPS ed il nuovo organigramma aziendale con la designazione del nuovo presidente e del nuovo amministratore delegato.
Anche in questa situazione aziendale, il prossimo primo aprile usciranno altri dipendenti in esodo a seguito dell’accordo del 2020 che prevedeva 5200 uscite a fronte di 2600 nuove assunzioni. In provincia di Como e Varese le uscite dovrebbero essere una ventina.
TUTELARE L’OCCUPAZIONE È UNA PRIORITÀ
La First dei Laghi chiede maggiore tutela dell’occupazione con nuovi inserimenti di giovani nelle province di Varese e di Como a fronte degli esodi, sia per tutelare i centri deliberativi locali e di eccellenza presenti, proprio per rispondere con efficacia alla crisi economica e garantire le potenzialità di rilancio dei nostri territori.
Al consiglio direttivo è intervenuto il segretario regionale First Cisl Andrea Battistini che ha presentato il quadro complessivo lombardo, evidenziando il grande servizio svolto dal personale bancario ed assicurativo nel tempo della pandemia che ha garantito sempre la continuità operativa nelle banche e nelle realtà assicurative presenti nella nostra regione, la più colpita d’Italia dal virus, a fronte di strutturali carenze di organico che sta mandando in sofferenza i due settori, cardini per il rilancio economico e produttivo.
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