Saronno, il Crocifisso della Prepositurale è in restauro
Per via di alcuni danni strutturali lo scorso ottobre la Festa del Trasporto era avvenuta senza il tour tra le parrocchie della città. Le operazioni di restauro dureranno 5 mesi e saranno guidate dall'architetto Carlo Mariani
È in restauro una delle icone della Comunità pastorale Crocifisso Risorto. Il Crocifisso, normalmente esposto nella Chiesa Prepositurale dei Ss. Pietro e Paolo di Saronno, è stato infatti trasferito dallo scorso 26 gennaio presso il laboratorio della restauratrice Carola Ciprandi di Parabiago per le necessarie operazioni di intervento conservativo.
Ciprandi, docente presso la Scuola di Restauro Enaip di Botticino, è già nota in città per aver restaurato in passato la statuaria lignea dipinta e dorata del Santuario e di San Francesco; era stata chiamata dall’architetto Carlo Mariani per una prima visita dell’opera e per la stesura del progetto di restauro da sottoporre all’approvazione della Curia Arcivescovile di Milano e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.
Lo scorso ottobre la Festa del Trasporto era stata diversa e inedita: il Crocifisso non era stato infatti portato in processione, non solo per l’emergenza sanitaria, ma anche perché al momento della preparazione della funzione religiose erano stati notati alcuni danni strutturali che hanno impedito il classico tour tra le parrocchie cittadine.
Lo scorso novembre era quindi stata inoltrata all’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Milano la pratica per avviare il restauro dell’opera; la successiva autorizzazione della Soprintendenza è stata rilasciata a dicembre e a gennaio è arrivato il nulla osta della Curia Arcivescovile.
«La scultura, in legno dipinto e dorato, presenta anche alcuni sollevamenti degli strati pittorici, degenerati in piccole lacune in entrambe i piedi con visione del legno – spiega l’architetto Carlo Mariani -. È poi visibile una profonda fessurazione lungo la ciocca dei capelli, che attraversa anche la fronte, oltre a depositi diffusi e alla presenza di una vernice ossidata che altera le tonalità del corpo del Cristo. Una delicata operazione sarà quella del restauro della croce lignea, che costituisce la struttura portante e che è stata rivestita nel 1748 con lamina d’argento. Per intervenire sulla copertura metallica, Carola Ciprandi sarà coadiuvata da Franco Blumer noto restauratore dei metalli storico-artistici, che ha al suo attivo un emblematico intervento sulla Madonnina del Duomo di Milano».
Le operazioni di restauro dureranno all’incirca 5 mesi e saranno guidate dall’architetto Mariani, che coordinerà le fasi operative insieme ai funzionari della Soprintendenza.
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