L’opera, progettata dalla precedente amministrazione, fa parte di un più generale intervento di riqualificazione degli spazi pubblici urbani e prevede la sistemazione dei parchi di via Leonardo da Vinci (giardino ovest e skate park) via Toti, via Buraschi e piazza de Gasperi.

L’idea dell’assessorato all’ambiente, guidato da Franco Casali, è quindi quella di non procedere alla recinzione del parco di via Buraschi. «L’Assessorato all’Ambiente – scrivono dal Comune -, ritiene che, in linea di principio, qualsiasi area verde sia più bella e fruibile se lasciata di libero accesso e priva di recinzioni, come ad esempio avviene, oltre che nei parchi inglesi, in numerosi giardini e parchi italiani, inclusi molti di quelli situati nel territorio del Comune di Saronno. Le recinzioni sono purtroppo necessarie in taluni casi, ad esempio per impedire atti di vandalismo o lo spaccio di stupefacenti, quando non sia possibile prevenire questi reati attraverso l’attività delle forze di polizia. Si rendono necessarie anche qualora l’area verde sia posta nelle immediate vicinanze di strade ad alta intensità di traffico, per impedire ad esempio improvvisi attraversamenti stradali da parte di bambini provenienti dal parco».

«Quella progettata era una recinzione invasiva e molto visibile – spiega l’assessore Casali -. Non c’è una ratio per mettere una recinzione del genere. Stiamo valutiamo il riutilizzo di queste recinzione in altri punti di parchi o di edifici pubblici presso i quali sia opportuno metterle o dove vi siano delle recinzioni ammalorate. Sul parco valuteremo se possibile con il quartiere, che tipi di interventi migliorativi fare».