Saronno, il Comitato dell’ospedale: “Le parole del Direttore Generale sono un insulto all’intelligenza”
Il Comitato per la salvaguardia ed il rilancio dell’Ospedale di Saronno commenta le recenti dichiarazioni di Eugenio Porfido, direttore generale dell’Asst Valle Olona e chiede risposte concrete sul nosocomio di piazzale Borella
(articolo aggiornato)
Il Comitato per la salvaguardia ed il rilancio dell’Ospedale di Saronno commenta le recenti dichiarazioni di Eugenio Porfido, direttore generale dell’Asst Valle Olona e chiede risposte concrete sul nosocomio di piazzale Borella.
Abbiamo letto l’ennesima rassicurazione del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Valle Olona sul futuro dell’Ospedale di Saronno che però suona come un insulto all’intelligenza della delegazione del personale sanitario della rianimazione di Saronno che si sono rivolti al Sindaco in cerca di sostegno, e dei 180.000 utenti del nostro Ospedale.
Il D.G. assicura che non c’è nessun declassamento in atto (!) ma che “vi sono delle criticità che riguardano in particolare gli anestesisti, ma che interessano anche altre figure professionali, quale ad esempio i pediatri, si tratta insomma di una situazione in divenire in cui è difficile poter dare delle risposte definitive”.
A preoccuparci non è la definizione, leggi Ospedale di primo livello che si vuole mantenere per Saronno, ma l’attività che in esso viene svolta che è ormai ridotta ai minimi termini. Agli utenti serve capire perché ad esempio ci sono due rianimazioni, due pediatrie, due reparti di ostetricia e ginecologia, due di oculistica, due… a Busto e Gallarate, distanti tra loro di soli 5 chilometri e con organici completi e sufficienti, e niente a Saronno perché non si troverebbe il personale. Ma dai….!
Gli utenti non se ne fanno più nulla di analisi su problemi con risvolti nazionali, di giustificazioni e motivazioni per il fallimento dell’assistenza nel nostro presidio ospedaliero, di assicurazioni e promesse elargite con cadenza mensile. Ma chi è che deve dare risposte a questi problemi se non la Direzione Generale? E se non è in grado ne tragga le logiche conclusioni, come avviene in una qualsiasi azienda.
Altrimenti tra pochissimo tempo faremo sterile analisi su chi ha fatto gli errori, troveremo i colpevoli, saranno forse trasferiti altrove… ma 180.000 utenti saranno senza il loro Ospedale.
Queste persone chiedono fatti concreti ed immediati, cioè la soluzione dei problemi acuti e un programma di sviluppo credibile, definito nei tempi e nei modi, con adeguate risorse e chiarezza di responsabilità. E questo deve essere fatto adesso, e non con un dilatorio “sì ci penseremo, ma dopo la fine dell’emergenza Covid”.
Saronno, 8 gennaio 2021
Il Comitato per la salvaguardia ed il rilancio dell’Ospedale di Saronno
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