Solaro, l’amministrazione presenta il nuovo servizio “PEC Solaro”
Il Comune, aderendo alla Convenzione Anutel-Aruba Pec, mette a disposizione una casella di Posta Certificata da utilizzare per l'accesso ai servizi comunali
Offrire la pec in forma gratuita ai contribuenti di Solaro per snellire le procedure burocratiche, velocizzare i procedimenti e alleggerire la presenza fisica negli uffici. È l’iniziativa denominata “Pec Solaro” del Comune che, aderendo alla Convenzione Anutel-Aruba Pec, mette a disposizione una casella di Posta Certificata da utilizzare per l’accesso ai servizi comunali.
L’utilizzo della Pec, rispetto al tradizionale invio dei documenti cartacei via posta, specialmente nell’ambito delle entrate comunali, consente l’invio ai contribuenti di comunicazioni, modelli di pagamento dei tributi e delle altre entrate, nonché altri avvisi, con una notevole riduzione delle spese di stampa e di recapito per il contribuente, cui non verrebbero più addebitate le spese postali nei diversi avvisi inviati nel corso dell’anno.
L’iniziativa è dedicata ai soli residenti nel Comune di Solaro.
Per ottenere la casella di posta “Pec Solaro” sarà sufficiente inviare il modulo di adesione disponibile sul sito del Comune, il modulo di richiesta di Elezione del domicilio digitale firmato e una copia del documento d’identità valido. Tutta la documentazione dovrà essere inviata all’indirizzo: solaropec@comune.solaro.mi.it.
Per tutti i possessori di un indirizzo pec personale sarà sufficiente inviare il modulo di richiesta di Elezione di domicilio digitale riportando il nome della casella pec esistente per ottenere il collegamento.
È inoltre possibile attivare la notifica di ricezione sulla propria mail personale, ricevendo in anticipo comunicazione di ora, data, mittente e oggetto della pec.
Alessandro Ranieri, Vicesindaco assessore al Bilancio e al Personale: «Un bel passo avanti per la digitalizzazione dei servizi a Solaro. Non un banale “regalo” ma il primo risultato di una strategia pensata per rendere più efficiente la pubblica amministrazione. Con i lockdown e la chiusura degli uffici nei Comuni si sono comprese a più livelli le migliorie da apportare nella digitalizzazione dei processi. Uno dei nodi da risolvere e su cui stiamo alacremente lavorando è proprio lo scambio documentale, sia interno che esterno: va proprio in questa direzione l’idea di attribuire una casella PEC a tutti i contribuenti e di eleggere a domicilio digitale le caselle PEC di tutti i contribuenti che ne siano già dotati. Il servizio ha l’obiettivo di facilitare la comunicazione e tagliare drasticamente le spese postali, ma non di sostituire completamente il rapporto “digitale” al rapporto umano. Gli uffici comunali continueranno come sempre il lavoro di ascolto, informazione e sostegno ai contribuenti che ne avranno bisogno».
Modalità di utilizzo.
La casella Pec funziona come ogni altra casella di posta elettronica e si potrà accedere attraverso un portale dedicato.
Si già si possiede una pec personale è sufficiente inviare solo il modulo di richiesta di elezione di domicilio digitale riportando il nome della casella pec esistente per collegarlo all’utenza.
È inoltre possibile attivare la notifica di ricezione sulla propria mail personale, ricevendo in anticipo comunicazione di ora, data, mittente e oggetto della pec da consultare poi in forma completa in un secondo momento.
Cos’è la PEC.
Il servizio Pec (acronimo di Posta Elettronica Certificata) è il corrispettivo di una raccomandata con ricevuta di ritorno con piena valenza legale, in quanto garantisce che la provenienza del mittente abbia origine da un indirizzo email certificato;
Il messaggio non può essere alterato durante la trasmissione;
Il mittente ha la certezza dell’avvenuto recapito del messaggio di posta certificata alla casella PEC destinataria, con la spedizione di una ricevuta di consegna. In caso di smarrimento della ricevuta, è possibile risalire alla traccia informatica delle informazioni svolte. Secondo il D.P.R. 11 febbraio 2005, n. 68 tali dati devono essere mantenuti per trenta mesi in un apposito registro informatico custodito dai gestori stessi: tale registro ha lo stesso valore giuridico delle ricevute.
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