«La vostra presenza parla. Dice tante cose. Da una parte il dolore per la scomparsa del caro Alex, dall’altra il desiderio di stare vicini alla moglie Clarissa e alla sua famiglia». Così il prevosto don Armando Cattaneo, rivolgendosi alla folla di presenti, ha aperto la cerimonia funebre per dare l’ultimo saluto ad Alex Stella, il 42enne proprietario del bar “Caffè Noir” di Saronno, tragicamente scomparso nel giorno di Natale in seguito ad un incidente in sella alla sua bicicletta.

Cordoglio, dolore e commozione: sono i sentimenti che hanno pervaso gli ultimi momenti nei quali amici, familiari, parenti e conoscenti, ma anche associazioni cittadine e sportive, si sono stretti attorno ad Alex e alla sua famiglia, in primis la moglie Clarissa e i due figli.

Tutta la comunità del Saronnese si è unita per l’ultimo saluto ad Alex, un uomo molto conosciuto in città, rimasta sconvolta dalla sua scomparsa. Tra i presenti anche il sindaco di Ceriano Laghetto,  Roberto Crippa. Il tragico incidente è avvenuto proprio al confine tra Ceriano e Saronno.

I funerali si sono svolti presso la Chiesa Prepositurale di piazza Libertà: piazza gremita di cittadini, tantissimi, che sono rimasti all’esterno della Basilica, la cui capienza ridotta a 170 posti nel rispetto delle norme anti Covid ha portato molti saronnesi a partecipare alle esequie rimanendo sul sagrato e nella piazza antistante la Parrocchia.

La cerimonia è stata officiata da don Armando Cattaneo e da don Mauro Belloni, parroco di Cogliate, che lo ha ricordato così durante l’omelia: «Dio ha voluto Alex in cielo perché aveva bisogno di lui. Ma ci ha lasciato i suoi figli e la sua famiglia. Perché proprio a Natale? Forse perché Gesù nascesse e crescesse in noi. Nel senso del Natale c’è il senso della morte di Alex. Come famiglia, quella di Alex ha ora la forza per non rifiutare Dio e i semi che Lui ci dà. Dio vuole dalla famiglia di Alex qualcosa di forte. Lasciate che qualcosa di bello cresca dentro di voi, nel ricordo di Alex. È arrivato il momento di lasciarlo andare, come andava al lavoro o come andava sulla sua bicicletta. Ma facendo rinascere qualcosa dentro di noi».

Al termine della cerimonia il feretro, coperte di fiori e rose bianche, ha lasciato la Parrocchia tra l’emozione e un applauso collettivo di tutta la folla presente. Prima della chiusura della funzione, anche il saluto dell’associazione Paracadutisti di Saronno, con la preghiera del paracadutista conclusa così: “Ciao Alex, che la terra ti sia lieve e i cieli blu”.

Toccante anche il ricordo lasciato sulla vetrina del suo bar: una ruota di bicicletta e la scritta “Buon viaggio Alex”.

Un saluto eterno a un uomo conosciuto, amato e che se n’è andato troppo presto.