Centri antiviolenza, arriva il supporto della Regione per coprire le spese dovute alla pandemia
Oltre 170mila euro destinati a una serie di strutture che hanno continuato a erogare servizi a persone in difficoltà anche durante i lockdown. L'assessore Piani: «Sostegno a un'attività preziosa»
Regione Lombardia ha destinato oltre 170mila euro a centri antiviolenza, case rifugio e case di accoglienza, soldi necessari a coprire le spese sostenute per quegli interventi finalizzati a fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso. La delibera è stata approvata seguendo la proposta di Silvia Piani, assessore alla famiglia, genitorialità e pari opportunità.
I centri coinvolti potranno dunque ricevere un sostegno fino al 70% delle spese per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, per servizi di sanificazione ambienti e per attrezzature volte a garantire il distanziamento sociale. Inoltre concorrono alla misura anche le spese per l’adeguamento delle strutture e degli strumenti per l’erogazione dei servizi a distanza, per la retribuzione extra a carico delle case e delle reti, degli operatori impegnati nell’accoglienza e nell’organizzazione e gestione dei servizi.
Nei periodi di lockdown il sistema di protezione delle donne vittime di violenza ha continuato a garantire l’erogazione dei servizi in favore delle vittime e dei loro figli, dovendo però adeguare la propria operatività alle misure straordinarie determinate dall’emergenza sanitaria, con conseguenti maggiori carichi gestionali ed economici. In particolare, per l’accoglienza delle donne in situazione di grave fragilità, gli enti locali capofila delle reti territoriali hanno dovuto reperire ulteriori soluzioni alloggiative, attivando accordi con strutture del territorio non necessariamente iscritte all’albo regionale dei Centri Antiviolenza, delle Case rifugio e delle Case di accoglienza ma rispondenti a requisiti di sicurezza sanitaria coerenti con la gestione dell’attuale emergenza.
«Conosciamo il prezioso lavoro extra portato avanti dai centri e dalle case di accoglienza, a causa del Covid – ha commentato l’assessore Piani – Perciò abbiamo deciso di provvedere, con un ulteriore stanziamento, a ristorare le spese aggiuntive messe in campo per assicurare la presa in carico delle vittime, in totale sicurezza da parte degli operatori della rete antiviolenza lombarda. I numeri dell’assistenza e della presa in carico ci dicono che, grazie a loro, l’attività non si è mai fermata».
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