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Al Comune di Uboldo poche richieste per ottenere i buoni a disposizione di famiglie e giovani in difficoltà

Dei 210 mila euro messi a disposizione dal Comune per aiutare le famiglie uboldesi in difficoltà per via degli effetti economici del covid, saranno utilizzati grosso modo "solo" 50 mila

Uboldo generico

Saranno approssimativamente “solo” 50 mila euro, a fronte dei 210 mila messi a disposizione dal Comune, le risorse che verranno utilizzate per supportare le famiglie uboldesi in difficoltà per via degli effetti economici della pandemia. Lo ha comunicato l’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Clerici nel corso del Consiglio comunale di domenica 29 novembre. 

Ad inizio ottobre la giunta aveva approvato due misure a supporto delle fasce più fragili della popolazione colpite dagli effetti economici dell’emergenza, il bando “Buono famiglia” e il bando “Buono 0 -16 anni”.

Per entrambi i bandi sono state una sessantina le domande presentate. 53 le richieste accolte per il “Buono famiglia” e 55 per il “Buono 0 – 16” anni. Un numero basso di adesioni considerato che la fascia 0 – 16 anni include 1647 ragazzi. «Il bando avrebbe avuto una scadenza antecedente il 27 di novembre, l’abbiamo poi posticipata per dare la possibilità a un maggior numero di persone di parteciparvi – precisa l’assessore Laura Radrizzani -. Abbiamo messo un Isee di 20 mila euro, da una parte mi viene da dire meglio così, perché vuol dire che non abbiamo tantissime difficoltà».

Il consigliere Matteo Pizzi di Uboldo al Centro ha invitato l’amministrazione comunale a cercare di rispondere ai bisogni della popolazione con aiuti più mirati: «La cifra messa a disposizione nella variazione di bilancio è una cifra importante, se ci saranno degli avanzi da redistribuire probabilmente andrà ricentrato il bisogno, per capire dove si può andare a intercettare il bisogno più impellente nella nostra società».

«Quando sbloccheranno i licenziamenti o inizieranno gli sfratti avremo in mano forse la realtà che ci ha lasciato questa pandemia – ha concluso il sindaco Luigi Clerici -. In questo momento le richieste che sono arrivate sono poche, pensavamo molto di più, l’unica cosa che mi spaventa è chi non ha il coraggio di venire a chiedere un aiuto».

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Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 02 Dicembre 2020
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