Trenta visite al giorno nell’hot spot Covid di Saronno
Nei due ambulatori allestiti all'ex Bocciodromo potranno essere effettuate numerose visite ogni giorno: "Un servizio utile per il territorio", commenta Magrini, responsabile dell'Unità di Crisi sul Covid19 di Ats
Saronno è pronta per l’avvio dei nuovi servizi attivati in collaborazione con Ats Insubria e Asst Valle Olona.
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Si partirà la prossima settimana. Lo conferma Marco Magrini, a capo dell’Unità di Crisi sul Covid19 creata in Ats Insubria: «Nell’hot spot di Saronno, individuato in una struttura esterna all’ospedale (all’ex Bocciodromo) si potranno fare fino a 30 visite al giorno nei due ambulatori che verranno creati -. La prenotazione della visita viene fatta dai medici di medicina generale, verranno fatte visite e triage con postazioni in collaborazione con Asst. Un lavoro importante per alleviare i medici e dare un aiuto concreto al territorio. Viene fatto uno screening intermedio importante per definire la situazione dei pazienti. Abbiamo chiesto anche l’aiuto dei militari per completare e rendere al meglio la situazione».
Il servizio, normato da una Delibera regionale del 19/11 scorso, è un hot spot per pazienti che denunciano sintomi Covid-19 che, qui trasportati in ambulanza su indicazione di ATS, potranno essere visitati da personale qualificato in una struttura dove saranno eseguite ecografie polmonari e altri esami diagnostici, grazie ai quali i medici presenti potranno determinare rapidamente il livello di gravità del paziente e stabilire il miglior percorso di cure da intraprendere, secondo tre diversi protocolli. È un aiuto concreto per alleggerire l’enorme lavoro che grava sul Pronto Soccorso dell’Ospedale di Saronno e degli altri ospedali di ASST Valle Olona.
Sempre settimana prossima partirà il servizio punto tamponi rapidi, gestito grazie alla a collaborazione del personale medico e infermieristico fornito da Medici Insubria, alcuni medici in pensione volontari e da alcune pediatre. Questa attività permetterà di effettuare i test rapidi (e in futuro volendo anche i molecolari) permettendo così ai cittadini saronnesi, e potenzialmente di tutti i paesi del bacino dell’Ospedale di Saronno, di evitare lunghe e scomode trasferte nelle altre strutture del territorio. Una soluzione che si rivelerà particolarmente utile anche per le tamponature che dovranno determinare la fine del periodo di quarantena.
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