Manifesti razzisti, pubblicata la sentenza: Lega condannata per discriminazione
La sezione locale e quella nazionale condannate a pagare 5 mila euro di risarcimento per Naga e Asgi, oltre al pagamento delle spese processuali. Il commento di Attac Saronno e Università delle Migrazioni
Cinque mila euro a testa alle associazioni Asgi e Naga e pagamento delle spese processuali stimate in 4270 euro per aver definito “clandestini” i richiedenti asilo nel 2016.
Il Tribunale di Milano ha pubblicato la sentenza di condanna per discriminazione nei confronti del Carroccio per i fatti del 2016. I poster furono affissi quando a Saronno sarebbero dovuti arrivare 32 richiedenti asilo: la Lega si mise sulle barricate, opponendosi all’arrivo dei “clandestini” (sui manifesti affissi in tutta la città campeggiava la scritta “Saronno non vuole clandestini“).
Saronno, richiedenti asilo definiti “clandestini”: anche la Corte d’Appello condanna la Lega
La decisione della Corte d’Appello di Milano ha confermato la sentenza di primo grado del 2017, con cui il Tribunale, accogliendo il ricorso dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) e del Naga, aveva anche condannato la Lega a versare 5mila euro di risarcimento a ciascuna delle due associazioni, difese dai legali Alberto Guariso e Livio Neri.
IL COMMENTO DI ATTAC SARONNO E UNIVERSITÀ DELLE MIGRAZIONI SARONNO
Anni fa, i leghisti nostrani e nazionali si resero protagonisti di una dura campagna di opposizione all’apertura di un centro di accoglienza per richiedenti asilo in città.
Di questa campagna facevano parte alcuni manifesti in cui i richiedenti asilo venivano definiti “clandestini”. Una falsità, dato che per legge sono regolarmente presenti sul territorio, accompagnata da altre parole oltraggiose, che il giudice ha condannato per un reato grave: la discriminazione. Tre anni dopo, finalmente, si pubblica la sentenza. Oggi è sulle pagine del Corriere della Sera.
A tutto ciò si aggiungeva l’atteggiamento irresponsabile del partito alla guida dell’amministrazione di destra di allora, che disinformava i propri concittadini, creando anche un inesistente allarme sociale.
A denunciare furono due associazioni di Milano impegnate in favore dei diritti delle persone migranti, informate da saronnesi solidali.
Oggi è un bel giorno, di civiltà e umanità, perché tutte e tutti devono sapere queste cose. E perché un po’ dei discussi denari di questa formazione politica finiranno nelle casse di ASGI e NAGA, per essere utilizzati a favore dei diritti di chi era stato – allora come oggi – ingiustamente discriminato.
Post scriptum: il centro di accoglienza per richiedenti asilo venne poi attivato in altra sede, presso l’abitazione del Prevosto. Ovviamente in anni di gestione della struttura non si è registrato nessun problema di convivenza tra i suoi ospiti e i cittadini saronnesi. Guarda un po’…
Attac Saronno
Università delle Migrazioni Saronno
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