Bonus alimentari, nuovi stanziamenti per i Comuni: a Saronno quasi 209 mila euro
I fondi ammontano a 95099,45 euro per Caronno Pertusella, 57829,46 a Gerenzano, 56493,46 a Uboldo, 55199,88 a Cislago e 41776,32 a Origgio
Nuovi fondi per fronteggiare l’emergenza alimentare conseguenza della pandemia da coronavirus. L’annuncio del senatore Pd Alessandro Alfieri. Ai Comuni della provincia di Varese oltre cinque milioni di euro per chi è in difficoltà.
Confermate le cifre stanziate lo scorso marzo per fronteggiare la prima fase dell’emergenza.
«Sui bonus alimentari ci eravamo presi l’impegno di fare in fretta e siamo stati di parola – dichiara soddisfatto il senatore del Partito Democratico Alessandro Alfieri – è stato infatti pubblicato oggi il riparto dei fondi destinati ai Comuni per i buoni spesa alimentari da distribuire alle persone in difficoltà. Questo strumento in primavera si era dimostrato efficace, nel corso della prima ondata della pandemia, e come PD abbiamo lavorato a fondo affinché fosse riproposto all’interno del terzo Decreto ristori. Ai Comuni della provincia di Varese sono stati destinati oltre cinque milioni di euro – conclude Alfieri – una cifra importante. Per quanto riguarda i maggiori centri al Capoluogo andranno 427.088 €, a Busto 443.359 €, a Gallarate 282.780 €, a Saronno 208.961 € e a Luino 111.705 €».
Oltre a Saronno, negli altri Comuni del territorio gli stanziamenti, stabiliti in base alla popolazione, ammonteranno a 95099,45 euro per Caronno Pertusella, 57829,46 a Gerenzano, 56493,46 a Uboldo, 55199,88 a Cislago e 41776,32 a Origgio.
LA MAPPA DEI FONDI STANZIATI NEL VARESOTTO
Le regole sono quelle della prima fase, stabilite dalla Protezione Civile che stanzia i fondi e li distribuisce alle amministrazioni comunali. I Comuni possono destinare alle misure urgenti di solidarietà alimentare attraverso buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun comune nel proprio sito istituzionale o attraverso l’acquisto e la distribuzione di generi alimentari o prodotti di prima necessità.
I Comuni, per l’acquisto e per la distribuzione dei beni, possono avvalersi degli enti del Terzo Settore. Nell’individuazione dei fabbisogni alimentari e nella distribuzione dei beni, i Comuni in particolare possono coordinarsi con gli enti attivi nella distribuzione alimentare realizzate nell’ambito del Programma operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali rende disponibile l’elenco delle organizzazioni partner del citato Programma operativo. Per le attività connesse alla distribuzione alimentare non sono disposte restrizioni agli spostamenti del personale degli enti del Terzo settore e dei volontari coinvolti.
L’Ufficio dei servizi sociali di ciascun Comune individua la platea dei beneficiari ed il relativo contributo tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico.
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