La banda dei bancomat ha colpito anche a Caronno Pertusella
Alcuni dei furti commessi ai danni degli sportelli con la tecnica cosiddetta “Black Box” sono stati messi a segno anche in provincia di Varese, ma anche in Brianza, nel Comasco e nel Milanese
Hanno colpito almeno 35 volte, ma altri venti furti informatici sono al vaglio degli inquirenti.
La banda dei bancomat, composta da 12 cittadini moldavi, è stata sgominata dai carabinieri di Monza nello scorso fine settimana.
Alcuni dei furti commessi ai danni degli sportelli con la tecnica cosiddetta “Black Box” sono stati messi a segno anche in provincia di Varese. Uno di questi a Caronno Pertusella, nella filiale della banca Bpm, il 18 settembre scorso. Stessa modalità anche per i colpi a Morazzone del 20 luglio e a Rescaldina il 30 settembre sempre ai danni delle filiali Bpm, mentre il 19 agosto ad essere svaligiato è stato lo sportello Postamat di Fagnano Olona.
La banda ha colpito anche nel Verbano Cusio Ossola, a Crodo e Baceno, ma anche in diversi punti nella provincia di Monza e Brianza e in diverse località della Lombardia, da Brescia fino all’hinterland milanese, per arrivare fino a Parma e Roma.
Attacchi informatici per svuotare i bancomat di mezza Italia
Il gruppo criminale prendeva di mira i sistemi informatici delle banche o della Posta, hackerava il sistema per rubare le credenziali degli amministratori e disporre i prelievi di contanti non autorizzati. Il modus operandi nella fase esecutiva era sempre lo stesso: i malviventi dopo aver estratto – mediante effrazione – il pannello della luce di cortesia (per i postamat) o aver creato un foro nella parte laterale della tastiera (per gli ATM degli istituti di credito) ed aver avuto accesso al multicavo seriale, collegavano un device (verosimilmente un notebook) ad un router esterno (una “saponetta”) consentendo così ad un team di hackers, probabilmente dell’Est Europa, di inoculare da remoto un malware capace di acquisire rapidamente i privilegi di amministratore del sistema operativo dell’ATM e quindi di lanciare il comando di erogazione delle banconote.
Sono 800 mila gli euro rubati nel corso dei colpi commessi nell’arco di soli 7 mesi di attività. In tutto sono 12 gli indagati, di un’età compresa tra i 23 e i 39 anni: sei sono finiti in manette, altri tre sono in carcere in Polonia, uno è scappato in Moldavia e due sarebbero all’estero. Sono stati rintracciati nelle province di Monza e Brianza, Milano, Bologna, Modena, Vicenza, Mantova e Parma.
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