Sono tantissime le caritas parrocchiali che dall’inizio dell’emergenza sanitaria nazionale hanno aumentato il numero dei pacchi alimentari distribuiti rispetto al periodo pre-Covid-19. È questo il caso della Caritas parrocchiale di Origgio, che dallo scorso marzo ha visto aumentare notevolmente il numero delle famiglie bisognose richiedenti di un aiuto per l’acquisto di generi alimentari e di prima necessità.

Da marzo a giugno la parrocchia “Santa Maria Immacolata” del paese ha consegnato settimanalmente pacchi alimentari a ben 48 famiglie; prima dell’emergenza le famiglie assistite erano 14. «Nei mesi scorsi vi è stato un grande incremento delle famiglie aiutate – spiega don Riccardo Pontani -. L’aumento è dovuto al fatto che molti hanno perso il lavoro oppure alla cassa integrazione che tardava ad arrivare».

Preso atto dell’impegno della parrocchia e della Caritas nell’assistenza ai cittadini bisognosi, l’amministrazione comunale di Origgio ha deliberato lo scorso 12 novembre un contributo di 3.500 euro a favore della parrocchia “Santa Maria Immacolata” per «sostenere il prosieguo dell’efficace attività sociale e solidaristica svolta dalla Parrocchia anche in questa seconda fase dell’emergenza sanitaria» si legge nella delibera.

Oggi la Caritas continua a sostenere 25 famiglie origgesi, consegnando un pacco alimentare due volte al mese. Gli aiuti sono possibili grazie alle donazioni di parrocchiani e associazioni locali, che contribuiscono elargendo generi alimentari o offerte economiche. «La nostra comunità ha risposto molto bene alla richiesta di aiuto – conclude don Riccardo -. Oltre a queste donazioni tre volte all’anno organizziamo una raccolta di generi di prima necessità e chi vuole può portare in chiesa prodotti a lunga conservazione o prodotti per l’igiene personale».