Eduscopio 2020: l’Istituto “Antonio Parma” nella classifica delle migliori scuole tra Varese e Milano
Ottimo risultato per l’Istituto professionale "Antonio Parma" di Saronno che, nella classifica di Eduscopio delle scuole tra Varese e Milano, si è aggiudicato i primi posti
Ottimo risultato per l’Istituto professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Antonio Parma” di Saronno che, insieme ad altre tre scuole saronnesi, nella classifica di Eduscopio 2020 delle migliori scuole tra Varese e Milano si è aggiudicato i primi posti.
La ricerca, condotta dalla Fondazione Agnelli, ha lo scopo di guidare studenti e famiglie nella scelta delle scuole superiori, indicando quali sono gli istituti della propria area che preparano meglio i giovani in vista dell’università o del mondo del lavoro. Come viene costruita la classifica? Utilizzando una serie di indicatori vengono comparati i risultati raggiunti dai diplomati «traendone delle indicazioni di qualità sull’offerta formativa delle scuole da cui essi provengono» si legge nel progetto di ricerca.
I RISULTATI DELL’ISTITUTO “ANTONIO PARMA”
Secondo i ricercatori, prediligendo il criterio “Coerenza tra studi fatti e lavoro trovato” il Parma si colloca al primo posto tra le scuole del Milanese e al secondo posto tra le scuole del Varesotto. Utilizzando invece il criterio “Indice di occupazione dei diplomati” la scuola si posiziona al primo posto sia tra le scuole del circondario di Varese che di Milano.
Con un numero medio di 65 diplomati per anno, l’indice di occupazione dei diplomati che non si sono iscritti all’università è pari al 79% . 131 sono i giorni che mediamente sono trascorsi prima che un diplomato abbia avuto accesso ad un lavoro con contratto di durata almeno mensile.
Cosa fanno i diplomati del Riva secondo la ricerca? Il 71% è occupato (ha lavorato più di sei mesi in due anni), il 11% ha trovato un lavoro saltuario, l’5% lavora e studia all’università, il 6% ha proseguito gli studi. Solo l’8% dei diplomati viene classificato come “Disoccupato / NEET / Estero / Altra formazione”.
Un altro indicatore importante, calcolato a due anni di distanza dal diploma, è quello della coerenza tra studi fatti e lavoro trovato. In questo caso i ricercatori segnalano che il 68,9 % dei diplomati ha trovato un lavoro coerente col titolo di studio, il 4,7% svolge una professione trasversale e il 26,4% non lavora nell’ambito degli studi fatti.
Il progetto valuta anche cosa fanno i diplomati a due anni di distanza dal conseguimento del diploma: il 17,9% dei giovani lavora con contratto a tempo indeterminato, il 45,3% ha un contratto di apprendistato ed il 36,8% ha un contratto temporaneo.
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