IV Novembre a Uboldo: il messaggio del sindaco
La commemorazione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate si è svolta domenica con la Santa Messa
A Uboldo la commemorazione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate del IV Novembre si è tenuta ieri, domenica, nel corso della Santa Messa. Una celebrazione limitata e circoscritta a causa dell’emergenza Covid. Nel corso della funzione il sindaco ha recitato un discorso per ricordare le vittime della prima Grande Guerra e per infondere speranza a fronte della situazione che ci troviamo a vivere oggi. Al messaggio del primo cittadino ha fatto seguito un momento di silenzio sulle note del Silenzio Militare.
Care concittadine, Cari concittadini,
La ricorrenza che celebriamo oggi è dedicata, in primo luogo, alla commemorazione dei caduti di ogni guerra, riconoscendo, proprio a partire dalla traccia indelebile ceduta dagli orrori del primo conflitto mondiale, come il lascito di tutte le guerre retaggio di morte e desolazione.
Era il 1918, da pochi giorni il conflitto mondiale aveva visto l’epilogo e nel fare la conta dei morti si scoprì che circa 650.000 giovani italiani, una generazione intera, venne spazzata via, “perduta”, nel tentativo glorioso di difendere i nostri confini, le nostre rocce, il nostro futuro.
Non è un silenzio vuoto ciò che ci divide, bensì ricco, capace ancora di comunicare, ricordo dopo ricordo, e di generare emozioni. Nella memoria e nel cuore si tratteggia il profilo dei volti e dei corpi di quei valorosi ragazzi. Sventola il tricolore, risuona la vostra voce mai doma. Siete il nostro orgoglio più grande.
100 anni fa ebbe fine la pandemia della spagnola; oggi come allora siamo chiamati ad una prova complessa, che inevitabilmente cambierà il nostro modo di vivere, di pensare e di considerare noi stessi e gli altri.
Non smettiamo di credere che presto la situazione migliorerà, non smettiamo di rivolgere il nostro sguardo al tricolore perché là c’è la strada percorsa da chi ha perso la vita per fare di noi i testimoni del domani. Coraggio!
VIVA L’ITALIA UNITA E DEMOCRATICA ; VIVA LE SUE FORZE ARMATE STRUMENTO DI PACIFICAZIONE, VIVA LA VITA …. IN PACE.
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