Sentieri da ripristinare e maggiore copertura telefonica, le novità al Parco Pineta
In corso diversi lavori per la rimozione delle piante abbattute dalle tempeste d'inizio ottobre. Ma non si fermano anche gli altri progetti, compreso il nuovo planetario
Con l’ultima variazione di Bilancio approvata, il Parco Pineta continua a lavorare anche in questa difficile fase dell’emergenza Covid. Una variazione, quella approvata il 22 ottobre, che prevede tra i vari interventi anche l’affidamento di incarico a un agricoltore per la rimozione degli alberi di grosse dimensioni caduti con gli eventi atmosferici di alcune settimane fa.
«I nostri volontari dell’Anti Incendio Boschivo sono al lavoro dal giorno successivo a quegli eventi per ripristinare la fruibilità di tutti i sentieri, come già fatto sul Sentiero delle Tracce di Venegono – spiega il presidente del Parco Mario Clerici – liberando dai crolli decine e decine di kilometri. Le risorse destinate con questa variazione, alcune migliaia di euro, permetteranno il ripristino anche di quelli interrotti da essenze maggiori. Per quanto riguarda invece le cadute in altre aree, ricordiamo che come Parco possiamo intervenire solo nelle aree di nostra proprietà mentre sui terreni dei privati spetta ai proprietari, che invitiamo ad occuparsi della necessaria manutenzione dei propri boschi e sottoboschi».
La variazione permetterà anche la riqualificazione di diverse aree del Parco Pineta, «come il Sentiero dell’Acqua – precisa Clerici – e la ‘fermata del tram’, lo slargo lungo la Tradate–Castelnuovo che sarà ripiantumato impedendo così i fenomeni di degrado e abbandono dei rifiuti che ci vengono continuamente segnalati».
Tra i lavori in corso non solo la pulizia dei sentieri: «Questa settimana, come anticipato, abbiamo affidato il cantiere per la costruzione del nuovo planetario al Centro Didattico Scientifico di via ai Ronchi – prosegue Clerici – confidando che i lavori possano presto iniziare e proseguire come da programma».
«Inoltre – continua – proseguiamo gli incontri con Regione Lombardia e gli operatori telefonici per la copertura con rete internet e telefonica dell’area del Parco con l’installazione di ripetitori sui tralicci dell’elettrodotto Cislago-Canzo. È una partita complicata ma che ci vede impegnati in prima persona».
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