Serrande abbassate, dehors vuoti e controlli delle forze dell’ordine. La Saronno del primo giorno di questo secondo lockdown si presenta così: tanti i negozi, bar e ristoranti che da oggi e almeno per quindici giorni resteranno chiusi, in attesa di capire possibilità e tempi per riprendere le attività.

I Carabinieri, già da questa mattina, hanno girato tra il centro e le vie cittadine per monitorare la situazione e il rispetto delle nuove restrizioni entrate in vigore con l’ultimo Dpcm. Un nuovo lockdown, seppur meno restrittivo rispetto a quello di marzo, che cambia volto alla città.

Il sindaco Augusto Airoldi, in occasione dell’inaugurazione della campagna di vaccinazione antinfluenzale, ha fatto il punto su quelle che saranno le prossime mosse dell’amministrazione, dal potenziamento dei controlli delle forze dell’ordine in alcune aree della città alle possibili modifiche sui parcheggi.

«Monitoriamo con molta attenzione quello che succede – spiega il primo cittadino -. Come prima cosa abbiamo potenziato i controlli della Polizia Locale, che utilizzerà anche i droni per verificare possibili assembramenti nelle aree più a rischio».

Il riferimento è soprattutto ai parchi cittadini in cui è più difficile l’attività di monitoraggio: «Alcuni parchi verranno chiusi perché abbiamo visto che in quelli meno controllabili si creano assembramenti – continua Airoldi -. Ad esempio il parco del Santuario, che esternamente è recintato e dove diventa difficile controllare il comportamento dei cittadini. È probabile che ci sarà una nuova ordinanza all’inizio della prossima settimana».

Possibili modifiche anche per quanto riguarda i parcheggi: «Stiamo verificando anche la possibilità di modifiche per quanto riguarda la sosta in città per chi si muoverà con i mezzi propri. Le modifiche non saranno come a marzo perché siamo in un lockdown diverso e comunque meno restrittivo. Faremo le nostre valutazioni per apportare le modifiche più adeguate ai parcheggi».

Resta confermato il mercato cittadino del mercoledì, solo per i generi alimentari: «Il mercato sarà solo con i banchi alimentari, che sono circa 60 sui 300 banchi complessivi. Non raduneremo tutti in piazza Mercanti, ma lasceremo i banchi nei loro stalli anche per non disorientare i cittadini abituati a frequentare il mercato. Distanzieremo in misura maggiore le eventuali bancarelle che resteranno troppo vicine l’una con l’altra».

Intanto sul territorio sono ripartiti i servizi comunali a sostegno dei cittadini più in difficoltà.

In Comune si va invece verso il potenziamento dello smart working per ridurre al minimo la presenza fisica dei dipendenti: «Stiamo incrementando lo Smart working dei dipendenti comunali, anche con nuove strumentazioni, e stiamo valutando attentamente quali siano i servizi essenziali da svolgere in presenza all’interno del palazzo comunale – conclude il sindaco -. Tutti gli altri dipendenti continueranno a lavorare da casa».