Ats Insubria cerca “Covid Hotel” per ospitare cittadini positivi in buone condizioni
Il bando emesso dall'autorità sanitaria viene salutato con soddisfazione dal sindaco di Varese Davide Galimberti che nelle settimane scorse si era mosso per mettere a disposizione la Quiete
Ats Insubria cerca una struttura dove accogliere i cittadini positivi al Covid.
L’autorità sanitaria ha emesso una manifestazione di interesse per recuperare spazi adeguati dove ospitare quei cittadini in “degenza di sorveglianza” perchè non possono garantire l’isolamento in famiglia, o non sono più ammalati ma non ancora negativizzati per rientrare al proprio domicilio o sono ospiti di residenze socio sanitarie da isolare rispetto alla propria comunità.
Si tratta, quindi, di strutture che offrano degenze brevi a bassa intensità di cura che non hanno bisogno di assistenza e monitoraggio infermieristico continuo nelle 24 ore giornaliere. La struttura dovrà essere adibita esclusivamente al ricovero di persone positive al Covid.
Nelle scorse settimane il sindaco di Varese Davide Galimberti aveva inviato un’istanza al giudice fallimentare per poter accedere temporaneamente all’ex casa di cura La Quiete di Varese. Una richiesta accolta positivamente dal giudice e che ha dato l’avvio a uno studio specifico sull’effettive possibilità di utilizzare i piani di degenza dell’ex casa di cura, ancora in buone condizioni nonostante i tre anni di inattività.
«Bene che anche a Varese si cerchino strutture in grado di accogliere persone positive al Covid che sono autosufficienti ma che, nelle loro abitazioni, farebbero fatica a isolarsi e metterebbero a rischio parenti o conviventi- ha commentato Davide Galimberti – Da inizio pandemia ripetiamo le più semplici e più necessarie misure: utilizzo delle mascherine e, appunto, distanziamento interpersonale. Che ATS Insubria abbia scelto di emanare questo bando è senz’altro una notizia positiva».
«Alla mente – prosegue il sindaco – non può che tornare il positivo esempio dell’hotel Michelangelo a Milano, nei giorni più difficili della prima ondata della pandemia. L’isolamento dei soggetti potenzialmente contagiosi è fondamentale per evitare che la situazione si aggravi ulteriormente e, per questo, ritengo decisiva la collaborazione tra pubblico e privato per dare a ciascuno, anche a chi sarebbe più in difficoltà a isolarsi in casa, la possibilità di proteggere i propri cari. Purtroppo questa pandemia impone misure straordinarie che ognuno è chiamato ad assumere».
«Il nostro punto di riferimento – afferma l’assessore ai Servizi sociali Roberto Molinari – è ovviamente l’esperienza milanese, con l’hotel Michelangelo che ha reso un servizio utile alla cittadinanza e, soprattutto, agli ambienti sanitari. Bene quindi che ATS faccia oggi questo bando. Come Amministrazione vogliamo fare e stiamo facendo la nostra parte per alleviare il peso della sofferenza di tanti concittadini e ci stiamo impegnando affinché si mettano in campo strumenti a sostegno del sistema sanitario e degli operatori, che ancora una volta vediamo in prima linea e a cui vanno il nostro appoggio e la nostra solidarietà. Come Amministrazione abbiamo già attivato diversi strumenti a tutela dei più fragili e auspichiamo che ciascuno faccia la sua parte. Solo assieme potremo infatti superare questi difficili momenti».
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